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Coronavirus, perché in Italia la letalità è la più alta del mondo? Le possibili spiegazioni

Ci sono molti fattori che possono in parte spiegare perché in Italia il tasso di letalità è al 9% mentre in Cina è meno del 4 e in Germania addirittura dello 0,3%. Dal metodo di conteggio delle vittime alla frequenza dei test fino all'inquinamento atmosferico, ecco tutto quello che potrebbe dare una risposta a questo enigma

L’Italia è il paese che ha pagato il tributo più alto di morti al coronavirus. Sono infatti 5.476 le persone decedute dall’inizio della pandemia, su un totale di contagiati di 59.138. La letalità nel nostro Paese è al 9,3%. Un numero altissimo. Come è possibile un numero simile? E soprattutto, com’è possibile che il dato italiano sia così tanto più alto rispetto all’estero?

Eh già, perché nessun Paese del mondo si avvicina neanche lontanamente alla nostra percentuale. In Cina, con la pandemia quasi sotto controllo, il tasso di letalità sfiora il 4%. In Francia è al 3,6%, in Corea del Sud e in Germania addirittura dello 0,1 e dello 0,3% rispettivamente. 

Una prima possibile risposta è già nota: il numero di malati da coronavirus in Italia potrebbe essere molto più alto di quello ufficialmente registrato. Le strategie con cui l’Italia ha finora condotto i test sui sospetti contagiati potrebbe aver portato a sottostimare enormemente i casi: secondo uno studio pubblicato su Science addirittura l’86% dei casi di coronavirus potrebbe non essere registrato dalle autorità. “Il tasso di letalità in Italia è più elevato perché, oltre ad avere una popolazione più anziana, non si stanno testando e di conseguenza isolando i casi più lievi», ha detto nei giorni scorsi Bruce Aylward, vicedirettore generale dell’Oms.

Tuttavia bisogna segnalare due possibili aspetti negativi di questa risposta: il primo è che l’Italia è il secondo paese al mondo per numero di tamponi eseguiti pro capite dopo la Corea del Sud; il secondo è che la sottostima dei casi potrebbe riguardare tutto il mondo e non solo noi.

E’ quindi necessario aggiungere un secondo fattore: l’età media della popolazione italiana. Con 44,3 anni l’Italia è il Paese più vecchio d’Europa e il secondo del mondo dopo il Giappone. Come è noto il coronavirus ha un tasso di letalità molto più alto tra le fasce più anziane della popolazione, e la nostra età media potrebbe contribuire a far schizzare verso l’alto la percentuale di malati deceduti. Anche qui però è da segnalare un dato avverso: la Germania è il secondo paese più “anziano” d’Europa ma è anche quello con la percentuale di letalità più bassa nel Vecchio Continente.

Serve dunque aggiungere un terzo elemento che può essere dirimente per capire l’elevata letalità del COVID-19 in Italia: i morti registrati sono deceduti con il coronavirus, non per il coronavirus. E non è una differenza da poco. Cosa significa questo? Che a volte, o meglio quasi sempre, il COVID-19 è solo una delle concause di morte e non necessariamente la prima o più importante. Secondo i dati diffusi dall’Istituto superiore della sanità il 17 marzo, solo lo 0,3% dei malati è deceduto senza avere altre serie patologie oltre al coronavirus. Ammettendo che a oggi quel dato sia sostanzialmente invariato, significa che i morti per il solo COVID-19 in Italia sarebbero solo 17 su un totale di 5476.

Una distinzione importante quindi, che già il capo della Protezione civile Angelo Borrelli aveva fatto il 10 marzo “Ci tengo a precisare che non si tratta di decessi “da” coronavirus. Sono persone che sono decedute e tra le diverse patologie avevano anche il coronavirus”. Anche qui dobbiamo però dare voce alle note negative di questa interpretazione: non siamo gli unici al mondo a conteggiare i morti in questo modo. Il Robert Koch Institute in Germania afferma che le regole su come si registrano i morti non sono particolarmente rilevanti: a dimostrarlo c’è il fatto che i primi due decessi attribuiti al coronavirus in Germania erano due anziani affetti da diverse e gravi patologie.

Insomma, non esiste una singola semplice risposta a questo dilemma: perché in Italia il coronavirus uccide molte più persone che altrove? E’ probabile che sia una concausa di tutti questi elementi messi insieme a cui ne vanno aggiunti altri. Uno su tutti, il livello di inquinamento nel nostro Paese.

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