Perché in Italia sono così pochi i braccialetti anti stalking? Le storie di Alessandra e Sara | VIDEO
In Italia il governo ha firmato un contratto triennale per la fornitura da oltre 23 milioni di euro di ben 1.000 braccialetti anti stalking al mese, ma attualmente in funzione ce ne sono solo 128. Alice Martinelli ci racconta la storia di Alessandra che deve combattere con l’uomo che amava e di Sara che ora si sente più sicura grazie a questo dispositivo
In Italia ogni tre giorni viene uccisa una donna e in tempi di lockdown il numero è salito a una ogni due giorni. Molte di loro forse si sarebbero potute salvare se avessero avuto un braccialetto elettronico anti-stalking. Un dispositivo che rintraccia sia la posizione della vittima che quella del suo aggressore. Se quest’ultimo si avvicina nel raggio di 250 metri, il braccialetto inizia a suonare e avvertire e quindi le forze dell’ordine possono intervenire.
In Italia il governo ha firmato un contratto triennale da oltre 23 milioni di euro per la fornitura di ben 1.000 braccialetti al mese, ma attualmente in funzione ce ne sono solo 128. Alice Martinelli ci racconta anche la storia di Alessandra a cui sarebbe molto utile. Lei ha dovuto denunciare l’ex marito per ben quattro volte: due per stalking e due per maltrattamenti alla loro bambina.
“Mi ha reso la vita un inferno. Ovunque vada me lo ritrovo e mi dà titoli come tr***a, p***ana”, racconta Alessandra. Ci sono anche video e foto di quello che ci dice. Nonostante tutto questo, la prima denuncia è stata archiviata derubricando tutto a “conflittualità tra ex conviventi”. E lui continuava a infrangere il divieto di avvicinamento. Alla fine è stato condannato a 6 mesi di carcere, ma non li ha mai scontati perché incensurato. Alessandra invece non è mai riuscita a dimostrare che era uno stalker. “Voi ci chiedete di denunciare, noi vi diciamo di ascoltare”, conclude
È invece riuscita in questo Sara, nonostante ora ha quasi un senso di colpa. Ha incontrato un giudice che ha imposto il braccialetto a suo marito. Così lei è sempre protetta: “Mi chiedo come ho fatto a ritrovarmi in questa situazione per una persona che diceva di amarmi. Anche se per la mia sicurezza, io ora sarò sempre controllata. Una parte di me diceva che andava attivato, un’altra mi diceva che avrei perso la mia libertà con un gps sempre attivo”.