> External link Facebook Facebook Messenger Full Screen Google+ Instagram LinkedIn News mostra di più Twitter WhatsApp Close
News |

Jonathan Galindo, bimbo di 7 anni parla di suicidio su TikTok ma nessuno ascolta il padre | VIDEO

Un papà ha sporto denuncia al commissariato di Frosinone perché il figlio di 7 anni ha postato un video in cui parla di Jonathan Galindo e alle sfide a lui legate, l'ultima delle quali è "suicidarsi". Ma nessuno sembra voler ascoltare il suo grido d'allarme

"Ciao raga, stiamo facendo una ricerca su Jonathan Galindo, voi lo conoscete. Rapisce le persone e ti dice 50 sfide da fare prima di suicidarti". Il bambino che ha pubblicato questo video su TikTok ha sette anni e a contattarci è stato il padre, dopo la tragedia dell'undicenne di Napoli che si è gettato dal balcone. Gli inquirenti pensano che dietro "l’uomo col cappuccio nero" cui il bambino ha fatto riferimento nell'ultimo messaggio che ha lasciato ai genitori prima di mettere fine alla sua giovane vita possa essere proprio Jonathan Galindo. 

Ma chi è questa figura di cui tanto si è parlato in questi giorni? E' stato inventato e diffuso sul web qualche anno fa, con le sembianze di un Pippo della Disney in forma umana, e verrebbe usato per adescare i ragazzini e spingerli a sfide estreme, l’ultima delle quali il suicidio. Una specie di nuova Blue Whale. Sui social è pieno di profili che usano la sua immagine, e uno di questi ci ha contattato: "Sono il vero Jonathan. Sono quello dietro la morte del bambino". Probabilmente era solo un terribile scherzo, ma noi l’abbiamo comunque segnalato alla polizia postale.

Che è la stessa cosa che ha fatto il papà che ci ha contattato, sporgendo denuncia presso il commissariato di Frosinone. Prima di andare alla polizia il papà, che è separato, ha provato a far rimuovere quel video immediatamente, come ha raccontato a Giulia Innocenzi: "Ho cercato subito di contattare la madre che non mi rispondeva. Ho contattato anche il compagno della mia ex moglie, gli ho mandato un messaggio su WhatsApp". Nel messaggio si legge: "I bambini hanno fatto un casino con i telefoni. Hanno aggiunto account pericolosi. Controlla i telefoni di XXX e XXX". E cioè di suo figlio e del fratellastro, di nove anni. Anche lui aveva pubblicato un video su questa terribile sfida: "Ciao raga, stavamo facendo delle ricerche su Jonathan Galindo. Forse è fake, forse è una donna o forse è un uomo, chi lo sa. Se sapete qualcosa scrivetelo nei commenti che stiamo facendo delle ricerche da un bel po’, lasciate like e scrivete commenti, davvero importante. Poi mi sta aiutando il mio amico XXX e mio fratello XXX".

Il video è stato fatto lo stesso giorno del fratello, e sul tavolo ci sono gli stessi fogli dove c’è scritto "ULTIMA SFIDA SUICIDARSI". Il papà finalmente riesce a parlare con la ex, come spiega lui stesso: "La madre mi ha detto che è stata una bravata. Non ha cancellato immediatamente il video, oltretutto ha lasciato sull’account tutti questi contatti che mio figlio aveva aggiunto di Jonathan Galindo per più di una settimana".

Allora il padre prova a parlare direttamente con il piccolo, mettendolo in guardia da Jonathan Galindo, come si può sentire nell'audio della conversazione che ci ha girato lui stesso. "Quella è una persona cattiva, che cerca i bambini per fargli del male. Perché tanti bambini si sono fatti molto male per colpa di quella persona, lo sai? Perciò dovete stare attenti". E con tanta insistenza riesce a convincere la mamma a farle chiudere l’account di TikTok del figlio collegato ai profili di Jonathan Galindo. Ma è parlando col piccolo scopre che ha aperto un nuovo profilo, e il paradosso è che a questo non può avere accesso, perché la madre gli ha messo delle restrizioni che gli impediscono anche solo di poter vedere l'account.

E proprio perché è molto agitato, in commissariato l'ufficiale alza la voce: "Se lei vuole fare la denuncia per l’incolumità di suo figlio è un conto. Se lei vuole fare la denuncia perché vuole suo figlio contro sua moglie…". "No, assolutamente no!", spiega accorato il padre. "Voglio il bene di mio figlio. La situazione è delicata! Per me un bambino che scrive “suicidarsi” per me è delicatissima!".

La denuncia, che abbiamo potuto visionare, è datata 28 luglio. Da allora però non è successo niente. "Li ho richiamati il giorno successivo che ho saputo della tragica vicenda del bambino di Napoli", ci spiega il padre. "Mi hanno invitato a contattare la procura del tribunale dei minori". Che però lo rimbalzano, dicendogli che se "ritiene che è una cosa abbastanza urgente, una cosa di gravità, si deve rivolgere alle forze dell’ordine". Che però è quello che ha già fatto! E neanche dagli assistenti sociali riesce a ottenere la giusta attenzione.

Così prova nuovamente ad affrontare il discorso con il figlio. Al telefono, con tutte le difficoltà di un padre separato: "Papà proprio ieri ha mandato un messaggio alla mamma dicendole che non vuole che vai su TikTok. Segui 492 persone e fra queste 492 ci sono persone che a papà non piacciono". "Tu neanche le conosci", gli risponde il figlio. Che cerca di tagliare corto: "Non mi va più di parlare. Tanto non ascolto niente perché non mi frega niente. Mi annoia".

Così il piccolo di sette anni ha un nuovo account su TikTok, che il padre non può più monitorare, e la paura è che possa essere ancora in contatto con profili legati a Jonathan Galindo. "Mio figlio nel video dice “suicidarsi”. Io non so come la polizia postale o gli assistenti sociali possano prendere tutto ciò con leggerezza", dice a Giulia Innocenzi. "Se le istituzioni prendessero seriamente le varie denunce che il singolo cittadino fa, secondo me queste cose non accadrebbero".

Ultime News

Vedi tutte