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Valanga di lamentele per kit anti contagio: "Sono solo l'omonimo!" | VIDEO

Il video appello di un’azienda casertana, soltanto omonima di un’altra ditta che vende online dei kit anti coronavirus: “Riceviamo diverse chiamate al giorno di gente disperata che ha pagato fior di euro senza ricevere le mascherine: non siamo noi a venderle!”

Mi chiamano diverse persone in lacrime, alcune di queste malate, che speravano di ricevere mascherine contro il coronavirus e un gel sanificante e che invece dicono di essersi ritrovate con prodotti scadenti e guanti in lattice al posto delle mascherine”.

A parlare, nel video che vedete qui sopra, è Lorenzo Mainolfi, titolare di una ditta di famiglia, la Mgt Group srl di Piedimonte Matese nel Casertano, che da decenni opera nel settore dei trasporti. La sua azienda ha la sfortuna di chiamarsi proprio come quella che in queste settimane ha messo in vendita un kit per contrastare il coronavirus e che, a quanto raccontano gli acquirenti che lo chiamano per colpa dell’omonimia dell’azienda, non consegnerebbe poi quanto regolarmente pagato.

Qui sotto potete vedere il kit pubblicizzato in un’immagine su Facebook prima che venisse rimossa, forse dagli stessi venditori a seguito delle prime proteste.

L’offerta base prevedeva due opzioni: due confezioni del gel battericida Imunogel da mezzo litro complessivo e due mascherine in omaggio per 49 euro o quattro Imunogel e dieci mascherine per 109 euro.

“Ci dicono di aver pagato al corriere, in contrassegno, la merce comprata da Mgt Group”, dice Lorenzo Mainolfi, titolare della sfortunata azienda omonima nel suo appello a Iene.it. “Ma il pacco non ne conteneva che la metà, magari acqua al posto del gel o un solo gel e due guanti in lattice invece delle mascherine promesse”.

La Mgt Group spedisce da Domagnano, nella Repubblica di San Marino. I clienti però, cercando Mgt Group su Google, trova noi come primo risultato. Qualcuno capisce che noi non c’entriamo, qualcun altro invece ci vuole denunciare lo stesso”.

“Con il mio ragazzo abbiamo comprato il kit su Internet”, ci racconta Chiara, una delle vittime che abbiamo contattato (i nomi sono tutti di fantasia). “È arrivato qualche giorno dopo i tre previsti dall’offerta. C’era solo un gel, di una sottomarca rispetto a quello promesso, e 4-5 paia di guanti in lattice, tutte cose che avrei potuto comprare in un negozio sotto casa per pochi euro. Abbiamo provato a ricontattare l’azienda, ma l’offerta su Facebook e la pagina internet da cui abbiamo comprato erano state cancellate”.

Anche una giovane dottoressa è caduta nella rete, ricevendo lo stesso pacco ben diverso da quanto pagato e promesso: “Prima di acquistare ho chiesto espressamente all’operatrice se si trattava di mascherine FFP3. Ho chiamato, si sono detti dispiaciuti: avrei dovuto andare in posta e pagare altri sei euro o attendere ancora un po'. Li denuncerò alla Guardia di finanza

Stessa storia e stesso tipo di pacco per Betty, emiliana: “Sopra non c’era il nome dell’azienda ma quello di un uomo, apparentemente straniero, dell’Est Europa. Subito dopo ho ricevuto la chiamata di un’operatrice anche lei con accento straniero. Si scusava e prometteva che nei prossimi giorni avrebbe mandato le mascherine. Le avevo ordinate perché anche quelle chirurgiche sono ormai introvabili...”.

Roberta, una ragazza di Roma, ci racconta un altro dettaglio: “Ho fatto un bonifico di 104 euro per 15 mascherine, 4-5 gel e un paio di guanti in l attice. Dopo mi contattano da un numero diverso dal primo, dandomi l’Iban di un conto corrente postale intestato a una donna dal cognome straniero, direi dell’Est Europa. Le ho mandato un messaggio, mi ha scritto che non lavorava per Imunogel e che se avevo fatto il bonifico, supponeva che la spedizione fosse partita. Ho provato a richiamare entrambi i numeri che avevo: staccati”.

Alcune delle vittime hanno pubblicato su una pagina Facebook di protesta le foto di quanto hanno ricevuto via corriere: eccole qui sotto.

Vendita mascherine e gel online

 
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Ed ecco una delle email inviate alla sfortunata omonima dell’Mgt Group da un cliente altrettanto sfortunato.

“Poco fa ho ricevuto dal corriere un pacco da voi inviato, a seguito di un mio ordine di circa 15 o 16 gg fa (tra il 10 ed il 13 marzo). L’ordine prevedeva la consegna di due boccette di disinfettante e alcune mascherine, per un costo complessivo di €49.00, da pagarsi al corriere. Nel pacco c’era solamente una boccetta di disinfettante e due guanti. Ho provato a chiamare il numero 3*8-122****, usato in precedenza, ma risponde una segreteria telefonica che non accetta messaggi. Mi auguro, visto il periodo che tutti stiamo vivendo, che quanto sopra sia solamente un disguido”.

Speriamo ora che dopo il suo video appello Lorenzo Mainolfi e la sua ditta di famiglia non ricevano più chiamate di protesta. E, soprattutto, che nessuno debba cadere vittima di questa offerta, che risulterebbe ancora attiva a partire da molti altri siti internet.

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