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Legata a un palo e costretta a prostituirsi: come reagiranno i clienti? | VIDEO

Abbiamo fatto un esperimento per capire fin dove si arriva nel mondo della prostituzione: Giovanni Scifoni ha portato una nostra complice di notte per strada, l’ha legata a un palo e l’ha messa "in vendita". Come avranno reagito i clienti davanti a una schiava? Non bene… ma con una bella sorpresa finale

In Italia il mercato della prostituzione ha un giro d'affari da 3,9 miliardi di euro. Denaro che però non va nelle tasche delle donne che lavorano per strada e nemmeno in quelle dello Stato. Finiscono invece nelle tasche di chi gestisce illegalmente il racket della prostituzione, costringendo troppo spesso le donne in condizioni molti simili alla schiavitù.

Con Giovanni Scifoni abbiamo così deciso di fare un esperimento: abbiamo portato una nostra complice per strada e l’abbiamo legata con una catena a un palo, offrendola così come una schiava per strada. Quale sarà la reazione di chi la incontra alla ricerca di sesso a pagamento? Ci sarà qualcuno disposto a prendere la chiave della catena e slegarla per poi portarsela a letto?

Abbiamo scelto un campione di 50 clienti che si sono fermati per contrattare la prestazione: 23 di questi, appena notata la catena decidono di allontanarsi senza fare nulla per aiutare la ragazza. Ne rimangono 27 determinati a portarsela a letto: la nostra complice rende evidente la sua condizione di schiavitù. “Ti hanno legata?”, le chiede un cliente. “Perché hanno paura che scappi”, risponde lei. Altri 12 a questo punto se ne vanno, anche loro non facendo nulla per aiutarla.

Restano a questo punto 15 clienti decisi ad andare fino in fondo nonostante sappiano di avere davanti una schiava. A questo punto la nostra complice chiama il suo finto pappone per farsi liberare dalla catena. Dopo il suo ingresso in scena, altri 6 decidono di andarsene. Ai 9 rimanenti a questo punto proponiamo di prendere la chiave, riportarla indietro e legarla nuovamente al palo una volta finita la prestazione. Di fronte a questa folle richiesta altri 4 se ne vanno.

Gli ultimi 5 accettano senza problemi di prendersi la schiava, portarsela a letto e poi rilegarla al palo dov’è prigioniera. Con questi allora decidiamo di svelarci per cercare di far capire loro quanto sia grave la situazione di quella ragazza e le terribili condizioni imposte dal racket alle prostitute.

Io la coscienza ce l’ho a posto. La mattina mi alzo e vado a lavorare, poi il resto…” è l’agghiacciante risposta di uno di loro. Quarantanove clienti su 50 non hanno fatto assolutamente nulla per aiutarla. Un barlume di speranza però c’è: uno solo di questi clienti decide di salvare la nostra complice, proponendole di fingere di andare via con lui per la prestazione ed essere così liberata. “Se vuoi andiamo dalla polizia e poi ti do io un po’ di soldi per andare avanti”, le propone. “Hanno dei pezzi di merda dietro, queste sono storiacce”, ci dice quando gli riveliamo la nostra presenza. Un piccolo barlume di speranza, dicevamo, in un mondo veramente oscuro.

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