Libero: “Ricciardi si dimette dall'Iss per Le Iene”. Ma è successo nel dicembre 2018! | VIDEO
Libero Quotidiano fa una gran confusione pubblicando come se fosse successa ieri una notizia del 19 dicembre 2018. Quando l’attuale consulente del governo e rappresentante italiano all’Oms, Walter Ricciardi, si dimise da presidente dell’Istituto superiore di sanità 10 giorni dopo il servizio di Roberta Rei sui suoi presunti conflitti di interesse
Walter Ricciardi, attuale consulente del governo per l’emergenza Covd e rappresentante italiano all’Oms, si trova di nuovo al centro delle polemiche e nel mezzo ci finiscono anche Le Iene. Ma questa volta noi non c’entriamo nulla. A creare parecchia confusione è Libero Quotidiano che pubblica la notizia, datata 29 aprile 2020: “Le Iene, Walter Ricciardi si dimette da presidente dell'Iss: decisiva l'inchiesta sui conflitti d'interesse” (cliccate qui per l’articolo, in linea ma non in homepage) in cui dà come successi oggi fatti accaduti a fine 2018 e mettendoci pure in bocca una sua interpretazione.
Walter Ricciardi si è effettivamente dimesso dalla presidenza dall’Iss, l’Istituto superiore di Sanità, ma il 19 dicembre 2018 (comunicando che dal 1° gennaio 2019 non sarebbe stato più presidente). Non ieri, come scrive Libero Quotidiano. Ve lo avevamo raccontato il giorno stesso in questo articolo, ricordando come la decisione arrivasse dopo il servizio di Roberta Rei che vedete qui sopra della puntata del 9 dicembre 2018 in cui parlavamo dei presunti conflitti di interesse di Ricciardi. La nostra inchiesta era stata ripresa anche dal prestigioso British Medical Journal. “Tutto questo potrebbe aver spinto Walter Ricciardi a rassegnare le dimissioni?”, ci chiedevamo.
Libero quotidiano racconta ieri questa storia come se fosse successa lo steggo giorno con questo articolo e attribuendoci la sua interpretazione così: “Walter Ricciardi ha rassegnato le dimissioni da presidente dell’Istituto superiore di sanità. Dal primo gennaio non occuperà più questo ruolo e, secondo Le Iene, la decisione sarebbe scaturita proprio dalla loro inchiesta sui presunti conflitti d’interesse. Nel corso dell’ultima puntata, infatti, è emerso che Ricciardi ha dei “buchi” nel proprio curriculum e ha dei rapporti quantomeno sospetti con alcune case farmaceutiche e con una società di lobbying, tanto che il Codacons ha presentato una diffida urgente all’Autorità nazionale anticorruzione in cui chiede di pronunciarsi con urgenza sulla “possibile incompatibilità” di Walter Ricciardi con il suo incarico pubblico. Secondo Le Iene, l’inchiesta potrebbe aver spinto Ricciardi alle dimissioni, dato che la questione dei conflitti di interesse è diventata di dominio internazionale dopo che è stata ripresa anche dal British Medical Journal”.
L’errore sarà dovuto magari al clima di forti attacchi arrivati a Ricciardi dal centrodestra. L’account Facebook della Lega ha presentato sempre ieri il servizio di Roberta Rei così: “Ecco il servizio che fece dimettere per conflitto d’interessi Walter Ricciardi”. Anche Vittorio Sgarbi l’aveva duramente attaccato il 22 aprile durante Stasera Italia su Rete 4, dicendo addirittura: “Sia maledetto Walter Ricciardi, lui e il coronavirus”.
Ricciardi era finito nel mirino dal leader leghista Matteo Salvini e non solo già il 19 aprile perché aveva ritwittato un video di Michael Moore in cui si vedevano pupazzi del presidente americano Donald Trump usati come pungiball. Il giorno dopo l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità aveva invitato con una nota a “evitare espressioni che suggeriscano che il professor Ricciardi lavori per l’Oms o che la rappresenti”. “Walter Ricciardi è il rappresentante italiano presso il board dell’Oms”, aveva detto anche il videcepresidente aggiunto dell’Oms, Ranieri Guerra. “Non ha niente a che fare con l’organizzazione. È un supercampione della sanità pubblica nazionale, ma non parla a nome dell’Agenzia delle Nazioni Unite per la Sanità”.
E anche all’Oms Ricciardi ha omesso le doverose informazioni sulla sua dichiarazione di interessi. Per il suo ruolo di membro dell'European Advisory Committee on Health Research (EACHR) presso l'Organizzazione mondiale della sanità dal luglio 2012 al luglio 2014, Walter Ricciardi ha dovuto depositare la sua Dichiarazione di Interessi, in cui alla domanda "Negli ultimi 4 anni ha ricevuto una remunerazione da un'entità commerciale o altra organizzazione correlata con un argomento relativo all'oggetto di discussione dell'incontro o del lavoro?", sia nella barra "lavoro" che "consulenza" Ricciardi mette la croce su "no". E qual era uno degli argomenti di discussione del quinto incontro dell'EACHR tenutosi a Copenhagen dal 7 all'8 luglio 2014? Proprio i vaccini. E anche dal report dell'incontro, infatti, risulta che "Nessun conflitto di interessi è stato dichiarato”. Walter Ricciardi, anche in quel caso, non ritenne di dover comunicare le sue numerose consulenze con le case farmaceutiche dei quattro anni precedenti, soprattutto quelle relative ai vaccini, visto che l'ultima che aveva fatto risaliva a due anni prima per il meningococco B. Dichiarò quindi il falso?