Italiani in lockdown: lo stipendio dei politici e i capelli di Giuseppe Conte | VIDEO
Nel servizio di Filippo Roma e Marco Occhipinti, Le Iene vanno a chiedere ai parlamentari di tutti gli schieramenti se sono disposti a distribuire agli italiani i 27 milioni di euro percepiti a marzo e aprile quasi senza lavorare. E indagano sul “mistero” dell’acconciatura perfetta sfoggiata dal premier Conte. Ma i parrucchieri non erano tutti chiusi?
“Io c’ho 19 dipendenti che non so come gestirli perché se non me dà qualcosa lo Stato… dobbiamo ripartire... non se può sta’ a casa per tutta la vita, non gliela famo più”. Filippo Roma raccoglie la voce disperata di Claudio Olivetti, uno dei tanti ristoranti ed esercenti romani ormai “alla frutta” a causa del lungo lockdown per l’emergenza coronavirus.
Imprenditori che non sanno più dove sbattere la testa, tra tasse e dipendenti da pagare e aiuti dello Stato che, se e quando arrivano, ci mettono mesi. Una soluzione? Ci sarebbe, almeno in parte, ovvero distribuire tra chi ha bisogno quei quasi 27 milioni di euro percepiti a marzo e aprile dai nostri parlamentari, pur avendo di fatto lavorato un solo giorno alla settimana.
Filippo Roma va a proporlo ad alcuni esponenti della politica, di tutti gli schieramenti. E mentre il segretario della Lega Matteo Salvini e l’esponente di Forza Italia Renato Brunetta tirano dritto, senza rispondere, qualcuno difende quei soldi percepiti in questi due mesi di lavori parlamentari. Come Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia, che dice: "Io non mi vergogno, perché ho contribuito a un fondo per l’ospedale di Bergamo, le forze dell’ordine e le forze armate”. Favorevole al “lodo Iene” è la presidente del suo partito, Giorgia Meloni. “Guardi è una vergogna che il Parlamento sia chiuso in un momento come questo, noi come Fratelli d’Italia tutti i parlamentari hanno devoluto la loro intera indennità di marzo il punto è se ti pagano per non fare quello che dovresti fare, su questo siamo d’accordo...”. Quando le chiediamo di farsi portavoce della nostra proposta, per tutti i suoi colleghi parlamentari, dice: ”Mi volete far linciare dal Parlamento italiano”.
Non si sottrae al confronto, dichiarandosi favorevole alla nostra proposta, neanche l’onorevole Vittorio Sgarbi, che però ci tiene a precisare: "I miei stipendi vanno ai miei figli e alle cause, faccio fatica ad arrivare a fine mese: verrò alla mensa de Le Iene!”. Anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, l’ex ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli e il collega di partito M5S Stefano Buffagni sono d’accordo.
“Lei lo sa proprio che il movimento 5 stelle già si taglia lo stipendio?", dice il ministro Bonafede, "per tagliarlo a tutto il parlamento abbiamo fatto la proposta”. L’onorevole cinque stelle ed ex ministro Danilo Toninelli è “entusiasta”: "Al 100% ci sto, ma di più, se non riusciamo a convincere tutti i partiti noi lo faremo da qua a fine legislatura, non due mesi”.
Filippo Roma, in tempi di sacrifici e di rinunce per tutti, si pone anche un’altra domanda, solo apparentemente minore: come fa il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ad avere i capelli sempre così perfetti visto che i parrucchieri sono chiusi?
Un dubbio più che legittimo, che emerge anche dalle parole di Giacomo Sandroni, un parrucchiere che ci ha scritto: "È molto facile notare come il nostro presidente Conte è stato cliente di un parrucchiere o barbiere. Basti notare come 'il ciuffo' sia della stessa lunghezza o addirittura più corto. Chiede sacrifici ma predica bene e razzola male. La legge è uguale per tutti”.
Il premier, al microfono di Filippo Roma, ha la risposta pronta: “Le rivelo un segreto eccezionale, e siccome è un segreto e lei non mi crederà sono già disponibile alla prova: me li taglio da solo. Lei non ci crede, se vuole glieli taglio io, è una vecchia pratica che appresi durante gli anni dell’università, li tagliavo a tutti i miei coinquilini”.
Passano pochi minuti dall’incontro e riceviamo la chiamata del suo portavoce Rocco Casalino, che dopo aver appreso il motivo, spiega:” Se li taglia lui, c’ha sta fissa qua. E infatti se li fa anche male, eh? Anche prima che chiudessero i barbieri ogni volta andava su, scendeva, diceva: ti piace il mio taglio? E io dicevo: ma come il tuo taglio? Diceva: no, mi sono andato a tagliare un po’... Lo criticavo perché secondo me non erano fatti bene, cioè secondo me doveva andare dal barbiere comunque”.
Intanto, approfittando delle abilità nascoste del premier, gli abbiamo strappato una promessa: un suo taglio speciale con “una bella sistemata” per Filippo Roma!