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Coronavirus, marito bloccato in Marocco: “Non vede le figlie da dicembre, aiutatemi” | VIDEO

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Assunta Pizzonìa è una 32enne torinese sposata con un marocchino. “Khalid era tornato in Marocco per assistere il padre malato ed è rimasto bloccato dal lockdown. Avrebbe diritto al ricongiungimento familiare ma nessuno ci ascolta e lui non vede le sue due bimbe da 6 mesi. Siamo disperate”

“Aiutatemi a far ritornare a casa, dalle sue due bambine di 7 e 11 anni, mio marito Khalid, bloccato in Marocco da dicembre”.

Assunta, una 32enne di Settimo Torinese, è una moglie e una mamma disperata, perché suo marito non vede lei e le loro due figlie da dicembre. Una storia, come già ne abbiamo raccontate, di famiglie separate dall’emergenza Covid-19, e che Assunta ci racconta nel video che potete vedere qui sopra. “A dicembre mio marito, marocchino,con il quale sono sposata da 13 anni, torna a casa per assistere il padre malato, che morirà meno di due mesi dopo. Nel frattempo scoppia la pandemia e lui rimane bloccato in Marocco, perché non può uscire da casa e nessuno gli rilascia i documenti per potergli far prendere un volo verso l’Italia. Avrebbe tutto il diritto di tornare, per le leggi sul ricongiungimento familiare, e abbiamo anche le carte già pronte, che attestano il matrimonio e la paternità delle bimbe. Manca però chi si prenda ufficialmente la briga di guardare le carte e redigere l’atto per il ricongiungimento. Intanto le mie due bambine, una di sette anni e una di 11, non vedono il padre da sei mesi... Ogni tanto riusciamo a fare qualche videochiamata con il cellulare, quando prende la linea nella sua zona. Le bambine soffrono tantissimo questa mancanza, soprattutto la grande. Le ambasciate e le autorità consolari non rispondono alla nostra richiesta, non so più che fare. Io chiedo solo di poter essere aiutata a far tornare a casa Khalid. è una situazione insopportabile da tutti i punti di vista. Vi supplico, riportate il padre delle mie bambine a casa!”

Noi di Iene.it vi abbiamo raccontato di numerose altre famiglie separate dal lockdown. Abbiamo parlato con Raffaella , una ragazza che ci ha contattato e che come tantissimi altri è rimasta separata dai propri affetti. “È passato davvero tanto tempo, ognuno cerca di reagire e tirarsi su a modo suo”. Su Facebook è perfino nato un gruppo dove molte di queste persone si incoraggiano e fanno forza a vicenda. Si chiama “Congiunti e fidanzati fuori Regione”, e in dieci giorni ha già raccolto oltre 4mila e 500 adesioni. Molto condivisa è diventata online una foto postata da una ragazza membra di questo gruppo: “Il virus ci ha tolto tutto… non toglieteci anche chi ci ama”. Raffaella è una delle migliaia di persone che fanno parte di quel gruppo. Vi avevamo raccontato la storia di un’altra famiglia separata, questa volta una famiglia di conviventi, divisi tra Roma e Salerno e impossibilitati a ricongiungersi per via del lockdown. Se anche voi state ancora vivendo un incubo del genere, una separazione forzata per colpa del coronavirus e del lockdown, scriveteci alla mail redazioneiene@mediaset.it

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