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La mamma dona il fegato al figlio: l'operazione in un ospedale da sogno | VIDEO

Gaetano Pecoraro ci porta all’Ismett, un ospedale da sogno di Palermo, dove un bambino di 8 mesi con una grave malattia può tornare a sperare grazie alla sua mamma che gli ha donato una parte di fegato e un’operazione delicatissima di oltre 10 ore in questa struttura d’eccellenza

Un trapianto pediatrico di fegato prelevato da donatore vivente. Un’operazione tutta italiana, un’eccellenza della nostra sanità. Così una mamma salva la vita al suo bambino di appena 8 mesi. Continua il viaggio negli ospedali da sogno italiani. Gaetano Pecoraro ci porta in uno dei quattro centri che fa più trapianti pediatrici in Europa. Siamo a Palermo all’Ismett, l’Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione. 

Qui è possibile sottoporre i bambini a un’operazione rivoluzionaria. “Di solito si trapiantano fegati di persone decedute, all’Ismet invece si preleva una parte di quello della mamma per trapiantarlo”, ci spiega il professore Jean de Ville. Con Gaetano Pecoraro seguiamo un intervento che è una doppia operazione: in una sala operatoria c’è la mamma e nell’altra il suo piccolino.

Conosciamo Lucio, ha appena 8 mesi e questo sarebbe il suo secondo intervento al fegato. Rischia la vita senza un trapianto, urgente. Con la sua mamma è da 40 giorni sotto osservazione all’Ismett. Per il giorno tanto atteso, ci siamo anche noi. Iniziano le due operazioni: il piccolo viene intubato. Parte la staffetta tra le due sale operatorie. Viene fatta una grossa incisione sulla pancia della mamma è per il taglio del fegato. Nel frattempo viene predisposta anche l’altra sala. Anche qui i medici arrivano al fegato del piccolo che però è una massa scura, dura al tatto. “In questo stato sarebbe potuto vivere ancora un mese, non di più”, dicono i medici. Iniziano a chiudere la pancia della mamma per dedicarsi solo al suo piccolo. Dopo poche ore la donna si riprende: “Ero ansiosa di fare questo intervento e dare una seconda vita a mio figlio”, ci dice.

Intanto in sala operatoria sono pronti per mettere il nuovo fegato al piccolo Lucio. Dopo 8 ore di lavoro si arriva alla fase finale dell’operazione. A un tratto le arterie molto piccole del bimbo sanguinano troppo. I medici fanno una trasfusione. Tutto si risolve e l’operazione è finita. Il professore De Ville ha passato dieci ore al tavolo operatorio. Sempre in piedi senza mai staccarsi un attimo. È il momento di comunicare l’esito al papà che scoppia in un pianto di gioia.

Tutto questo è avvenuto sette mesi fa. Oggi ci mandano i filmati con Lucio. “È un fiore. Il bambino è un mezzo miracolo. Siamo molto felici. La vita è cambiata, siamo rinati”, ci dice il papà.

Guarda qui sotto i servizi dedicati agli ospedali da sogno. 

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