Covid, c'è un "mascherina gate" nel Lazio | VIDEO
La Regione guidata dal governatore Zingaretti tenta di comprare da EcoTech, azienda che vende lampadine a Led, mascherine per 35 milioni di euro. Le mascherine non arrivano, ma le casse dell’Ente sborsano 11 milioni di euro di anticipo. E quelle mascherine, si scopre poi, sarebbero anche state pagate quasi il doppio del prezzo di mercato. Antonino Monteleone indaga sul caso
Antonino Monteleone e Marco Occhipinti ci parlano delle mascherine anti Covid acquistate dalla Regione Lazio. Parliamo del cosiddetto “mascherina-gate” dell’amministrazione Zingaretti, ovvero l’acquisto di 7 milioni e mezzo di mascherine, pagate con un anticipo di ben 11 milioni di euro e mai arrivate. Mascherine comprate, a quanto risulterebbe, a un prezzo ben superiore a quanto era possibile trovare sul mercato e per le quali Regione Lazio ha anche versato appunto un anticipo di 11 milioni di euro.
La prima ad accorgersi che qualcosa forse non andava in quella fornitura, è la consigliera regionale di opposizione Chiara Colosimo. La raggiungiamo con una chiamata su Skype:”Trovo ovviamente grandi cifre per le mascherine. Ad un certo punto trovo una revoca, e mi cade l’occhio lì, perché noi eravamo in quel periodo assaltati dalle richieste del personale sanitario per ricevere queste mascherine e quindi mi domando come mai queste mascherine non servono più”. La Regione avrebbe dunque revocato quella fornitura, per la quale però aveva già anticipato ai venditori, la Ecotech, 11 milioni di euro.
La consigliera Colosimo il 7 aprile fa un’interrogazione in aula e grida alla truffa e pochi giorni dopo, l’11 aprile, colpo di scena: la Regione Lazio rinnova i contratti appena revocati, negando vi sia una truffa. La Colosimo si mostra davvero stupita: “Loro hanno scritto che la società era inaffidabile e non rispondeva alle mail via pec, che addirittura gli avevano comunicato un volo aereo mai arrivato, cioè cose di una gravità inaudita. Come dal giorno alla notte questa società sia diventata affidabile non si è capito. Questa Ecotech è una società che vende lampadine al Led e che ha un capitale sociale minimo di 10mila euro, che riceve però una commessa di oltre 35 milioni di euro”.
Antonino Montelone sente per telefono Sergio Mondin, responsabile di Ecotech, che dopo aver detto: "Non ho bisogno che venga lei a fare la morale a me… con me caro mio le parole le deve pesare, sta facendo la Iena molto bene ma con questo sta facendo molto male...” si rifiuta di fatto di dare una spiegazione alle domande di Monteleone sulla quella fornitura.
Sostiene la consigliera regionale di FDI Roberta Angelilli: "Molte di queste società si occupavano di tutto tranne che di forniture sanitarie: c’è chi si occupava di edilizia, vendita di lampadine, addirittura c’è una società che si occupa di benessere sessuale, ma non si occupavano di forniture sanitarie”.
Ci siamo chiesti poi se la Regione si sia impegnata ad acquistare milioni di mascherine ai prezzi di mercato. Una possibile risposta la fornisce la stessa Angelilli: "Assolutamente no, la Ecotech acquista da un’altra società un quantitativo di mascherine. Rivende poi queste mascherine alla Regione Lazio ad un prezzo che varia dai €3,60 ai €3,90. Cosa c’è di strano? Pare che la società Exor avesse depositato in Regione Lazio, un preventivo in cui proponeva le stesse mascherine al prezzo di €2,53”. Parliamo di un esborso di denaro pubblico aggiuntivo di circa 7 milioni di euro”, conclude la consigliera.
Antonino Monteleone chiede spiegazioni alla persona responsabile di queste scelte, il capo della Protezione Civile della Regione Lazio Carmelo Tulumello, accompagnato dall’addetto stampa della Regione Lazio Emanuele Lanfranchi. Spiega Tulumello:”Noi le aziende le abbiamo chiamate direttamente, cercandole di notte anche su Internet perché tutte quelle che noi chiamavamo non avevano il prodotto. Io compro quello che mi si chiede di comprare e al miglior prezzo in cui lo trovo”.
Gli spieghiamo che esistono mascherine 3M in commercio a prezzi molto più bassi di quelli a cui sono state acquistate, circa due euro in meno a pezzo e che sono state offerte anche alla Regione con un preventivo. Ce l’hai un documento che lo prova?, chiede l’ufficio stampa. Ed eccolo allora, il preventivo ricevuto dalla Regione Lazio il 19 marzo del 2020, per l’acquisto di mascherine di marca 3M ffp3 e ffp2 offerte a 2,53 euro l’una. Un prezzo ben diverso dai 3 euro e 60 e 3 euro e 90 per gli stessi modelli di mascherine sempre 3M offerti e comprati dalla regione dalla Ecotech.
Il documento ce l’ha fornito l’avvocato che rappresenta la società che aveva offerto, sempre alla Regione, le stesse mascherine 3M ma ad un prezzo di molto inferiore. Spiega Giuseppe Cavallaro, legale di Este Italia, agente Exor: "Le 3M erano previste proprio in quel preventivo, il dottor Antonelli è stato chiamato dal mio assistito il 19 marzo. Il dottor Antonelli è un funzionario della Protezione Civile dell’area legale che ha confermato la ricezione del preventivo e che il preventivo era stato processato”. Quindi quel preventivo, a quanto parrebbe di capire dalle sue parole, sarebbe stato scartato per motivi discrezionali. E l’avvocato chiede: “È giusto che la ecotech guadagni il doppio del prezzo di mercato? C’è un’inchiesta della procura no?”.
Dopo questa intervista, la Regione Lazio ha revocato per la seconda volta i contratti da 35 milioni di Euro con la Ecotech, per la fornitura di mascherine, chiedendo anche la restituzione di quanto anticipato. I legali di Ecotech, dal canto loro, insistono nel promettere che faranno di tutto per adempiere ai contratti. Arriveranno mai le mascherine promesse? E in caso negativo, la Regione Lazio riavrà mai gli 11 milioni di euro di acconto dati alla ditta di lampadine fino a oggi inadempiente?