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Mascherine al Policlinico Umberto I: che ruolo ha la moglie del viceministro? | VIDEO

Filippo Roma e Marco Occhipinti raccolgono alcune  testimonianze sulle forniture di mascherine per la ventilazione a vari ospedali pubblici e sul ruolo la moglie di Pierpaolo Sileri (in proposito ecco anche la nostra smentita rispetto a quanto appena dichiarato dal viceministro alla Salute)

+++ AGGIORNAMENTO: In merito a quanto appena dichiarato da Pierpaolo Sileri sul fatto che il nostro Filippo Roma avrebbe “pedinato una madre con un figlio di sette mesi”, smentiamo categoricamente quanto riferito dal viceministro della Salute. Una volta soltanto abbiamo provato a sentire la moglie all’uscita dal lavoro, ma lei è entrata nel ministero della Salute dal marito. Da allora le promesse di un incontro per chiarire di persona sono state tutte disattese +++

Con oltre 24mila morti, l’emergenza coronavirus in Italia continua a fare paura. Un’emergenza che si potrebbe in parte arginare con l’uso corretto dei dispositivi di protezione, le mascherine.

Presìdi fondamentali per aiutare a respirare i pazienti che non riescono a farlo autonomamente, prima del ricovero in terapia intensiva. Alcune ditte vendono mascherine che secondo la scheda tecnica di chi le produce sarebbero solo disinfettabili, come sterilizzabili, cioè zero batteri. Nonostante questo, sono comunque sicure? Inoltre è possibile che riguardo alla vendita di queste mascherine possa nascere un conflitto di interessi che coinvolga la moglie del viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri?

Filippo Roma ha infatti scoperto una serie di elementi che deporrebbero nel senso che la donna lavori come agente rappresentante in un’azienda che ha fornito queste mascherine al Policlinico Umberto I di Roma, con un appalto confermato appena dieci giorni dopo che Sileri era stato nominato viceministro.

La Iena va a chiedere spiegazioni a Pierpaolo Sileri, che replica: "Sarebbe grave ma mia moglie non fa la rappresentante, è una tecnica, è un’amministrativa, fa un lavoro da segretaria”. Mostriamo i documenti della gara d’appalto al Policlinico Umberto I, nei quali Giada Nurry, questo il nome della moglie del viceministro, è indicata come “agente di zona”.

“Sinceramente io che vi devo dire che ne so, chiedetelo alla ditta che fornisce il materiale", spiega ancora Sileri. "Mia moglie di quella ditta è l’ultima l’ultima, l’ultima della catena, cioè potere decisionale zero. Dammi tutta la lista delle ditte e io mi attivo per primo, una per una chiederò chiarimenti io personalmente a partire da questa. Per me la cosa è ancora più grave quando è stata fatta una gara, ci sarà stata una commissione possibile che quella commissione non se n’è accorta?”.

Sulle carte presentate dalla ditta per la gara sulle mansioni della moglie del viceministro c'è scritto il falso? Come sostengono il viceministro e sua moglie? È un vero e proprio mistero perché Filippo Roma raccoglie 4 testimonianze esclusive che smentiscono la versione dei fatti data da Pier Paolo Sileri. Chi è che in questa storia dice la verità?

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