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A Milano vigili anti droga fanno business con gli spacciatori. “I 10mila euro li prendi sicuro” | VIDEO

Abbiamo documentato una conversazione che sembra un accordo economico intorno alla droga. A parlare tre vigili della polizia locale di Milano con un loro informatore, nostro complice. "Se scappa meglio, così ci prendiamo la nostra roba e ce la dividiamo senza problemi", dicono ripresi dalle nostre microcamere. Luigi Pelazza ha indagato e ora il comando vuole chiarire queste frasi

La polizia si mette in tasca la droga e i soldi che trovano per strada. Ora non voglio più lavorare con loro, aiutami”. A sostenerlo è un ex trafficante che scrive a Luigi Pelazza. Parole che se confermate sarebbero davvero incredibili. Ci dice di essere arrivato a trafficare fino 40 chili di droga al mese per un giro d’affari di 15mila euro mensili. Dopo aver scontato una pena di sei anni di carcere, in base al suo racconto, sarebbe stato contattato da alcuni agenti del comando di polizia locale di Milano. 

“Mi hanno proposto di lavorare per loro. Se io segnalo loro qualcuno che spaccia in grandi quantità, loro lo arrestano e tengono una parte di droga e soldi e poi danno la mia parte”, sostiene il nostro testimone. Dal suo racconto sembra che sarebbe arrivato a far sequestrare fino a 90 chili di droga. Ci dà nomi e identikit dei vigili che secondo lui sarebbero coinvolti in questo giro. “Io parlo solo con due di loro perché non mi permettono di parlare con nessuno dei loro colleghi. Di solito li chiamo e poi ci incontriamo nel parcheggio di qualche supermercato”, sostiene.

A questo punto non resta che verificare se quello che dice corrisponde al vero. Organizziamo un incontro in zona Bovisa a Milano. “I tuoi 10mila euro li prendi sicuro. Ma dipende da quello che succede, magari riesco a darti anche di più”, dice uno di questi vigili.  Abbiamo documentato questa conversazione che sembra essere un accordo economico intorno alla droga. 

Quali sono le intenzioni degli agenti della Squadra antidroga della Polizia Locale di Milano sulla droga oggetto dell'operazione? “Il fumo arriva dalla Francia: 50 chili a 5.200 euro al chilo. La consegna è domani in viale Certosa”, dice il nostro complice a tre individui che lavorerebbero nel nucleo antidroga della polizia locale milanese. Ovviamente, la storia è tutta inventata ma la raccontiamo per vedere le loro reazioni e capire come intendono procedere. “Cerchiamo di prendere sicuramente la droga”, risponde uno dei tre. “Entrate nell’appartamento, fate il c***o che dovete fare poi quando uscite c’è la possibilità che il tizio vede noi e capisce che può essere pericoloso. Invece che andare verso la macchina lascia (la roba ndr) e scappa”. 

Insomma da queste parole l’agente dell’antidroga non sembra proprio interessato ad arrestare il trafficante (che anche lui sarà nostro complice), piuttosto pare sperare che scappi abbandonando la droga. Un dettaglio che sembra confermato anche quando il nostro complice parla di soldi: “Ho solo bisogno di 10/12mila euro”, gli dice. E di tutta risposta viene rassicurato: “Li prendi sicuro”.

A questo punto scatta la finta consegna all’ora e al giorno stabilito. L’informatore spiffera l’indirizzo dove avverrebbe la messa in scena e si presentano i tre uomini che lavorerebbero per la Locale di Milano. Quando riconoscono un nostro attore con due borsoni pieni di sassi lo bloccano: tre di loro lo ammanettano mentre uno di loro prende le due borse. A questo punto interviene Luigi Pelazza, ma non ripetono le stesse frasi che sono state registrate qualche giorno prima. Ora anche i carabinieri vogliono chiarire questa vicenda

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