> External link Facebook Facebook Messenger Full Screen Google+ Instagram LinkedIn News mostra di più Twitter WhatsApp Close
News |

Mistero della "Nuova Iside": sequestro per la petroliera Vulcanello e due ufficiali indagati | VIDEO

La Procura di Palermo ha disposto il sequestro della petroliera che, stando anche alle indagini fatte da Repubblica, sarebbe passata lungo la rotta del peschereccio "Nuova Iside" nel momento in cui quest'ultimo dava l'ultima traccia della propria presenza, prima di affondare e trascinare in mare con sé i tre marinai a bordo. Due ufficiali della petroliera sono indagati per omicidio colposo, sommersione di nave e omesso soccorso


La petroliera Vulcanello è stata sequestrata dalla Procura di Palermo e due ufficiali, un cittadino italiano e uno straniero, sono iscritti nel registro degli indagati, come riportato da Repubblica, con l'accusa di omicidio colposo, sommersione di nave e omesso soccorso.

Vi abbiamo parlato di questa nave nel servizio di Giulio Golia, che potete rivedere qui sopra, che con Francesca Di Stefano ha indagato sul misterioso affondamento del peschereccio di Terrasini "Nuova Iside".

Giulio Golia ci aveva raccontato dell'indagine svolta da due giornalisti di Repubblica, che analizzando il sito Marine traffic, che consente di tracciare le rotte delle imbarcazioni di tutto il mondo, trovano traccia di una petroliera lunga 116 metri, battente bandiera italiana, che proprio in quella notte, passa dove si sarebbe trovata la Nuova Iside.

La notte fra il 12 e il 13 maggio scorso infatti, la petroliera era in navigazione nelle acque tra San Vito lo Capo e Ustica, in Sicilia, quel tratto che il segnale del blue box della "Nuova Iside" indica come l'ultima traccia certa del peschereccio, a bordo del quale c'erano tre uomini. 

Il sequestro da parte della Procura punta a far effettuare un accertamento tecnico irripetibile sull'imbarcazione battente bandiera di Panama e che al momento si trova nel porto siciliano di Augusta.Il sospetto, avanzato da amici e familiari di Vito, Giuseppe e Matteo Lo Iacono, è che ci sia stata una collisione tra la petroliera Vulcanello e la "Nuova Iside", a seguito della quale il peschereccio di Terrasini sarebbe affondato. 

L’avvocato della famiglia racconta che inizialmente non è stata effettuata l’autopsia sul corpo di Matteo e che l’hanno espressamente richiesta, “perché sulla sua nuca è possibile individuare un trauma cranico, un colpo perfettamente compatibile con un colpo che l’imbarcazione avrebbe ricevuto e che avrebbe portato Matteo a cadere all’indietro”. A porre più di un dubbio anche il fatto che, al momento del ritrovamento in mare, uno dei tre indossasse la felpa e questo lascia pensare che l’incidente sia avvenuto di notte. Un’ipotesi, questa, che sarebbe sostenuta anche dall’orario dei messaggi non letti e dal fatto che il segnale del blue box delle 23.45, che ogni due ore esatte manda il segnale della posizione della barca alla capitaneria di porto, non è stato mandato. “È stato un evento improvviso e fulmineo, avvenuto tra le 22.33 e le 23.45”, sostiene il legale. Talmente fulmineo, a quanto sembra, che nessuno dei tanti sistemi di allarme presenti sul peschereccio sono stati attivati. L’unica traccia rimasta, il segnale del blue box mandato alle 21.45, li dava 12 miglia a nord di Capo San Vito, proprio lungo la rotta effettuata dalla petroliera Vulcanello.

Abbiamo contattato la società armatrice di quella petroliera, che, in merito alla richiesta di un’intervista, ha inviato al nostro Giulio Golia una lettera. “In seguito alla sua richiesta di intervista con un responsabile della compagnia Augusta Due in merito alla nave Vulcanello M, ci dispiace molto informarla che non è possibile organizzare l’intervista in questa fase, in quanto è già in corso un’indagine della magistratura che riguarda la nave. La società ha anche avviato una indagine interna. Al termine delle indagini la compagnia sarà lieta di incontrarla”.

 

 

 

 

 

 

Ultime News

Vedi tutte