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Eleonora, morta durante il parto: si poteva salvare? | VIDEO

Veronica Ruggeri ci racconta la tragica morte di Eleonora, durante il parto della terza figlia. Parla con il marito e i familiari. E ricostruisce soprattutto “evidenti errori, profili di negligenza, imprudenza e imperizia di tutti gli operatori sanitari intervenuti in sala operatoria”

Mario e Eleonora erano una splendida coppia. Tre figli: Liberata, Franceso e Noemi. Eleonora non c’è più: è morta il 20 agosto di dieci anni fa quando è nata Noemi. Ci sono stati “evidenti errori, profili di negligenza, imprudenza e imperizia di tutti gli operatori sanitari intervenuti in sala operatoria durante il parto cesareo”, scrive un giudice del tribunale di Vibo Valentia. Ma il dottor Domenico Princi è stato assolto in primo grado dal reato di omicidio colposo, malgrado gli evidenti errori riscontrati dai periti e contestati dal giudice.

Veronica Ruggeri ricostruisce tutta la vicenda, parlando con il marito e i parenti nel servizio qui sopra. Durante la gravidanza della piccola c’è qualche problema. Nessuno avverte però che dopo due parti cesarei ci sono rischi di emorragie, perfino morte, per il terzo. E la clinica privata in cui Eleonora è stata ricoverata, secondo il giudice, non ha tutto il necessario per fronteggiare questi pericoli.

Eleonora entra in sala operatoria alle 11.35. “Verso le 12.20 sento la voce di una bambina ma anche un campanello di allarme”, racconta il marito. Gli fanno vedere la piccola, lo tranquillizzano, ma non citano l’emorragia. Dopo quattro ore gli parlano di “piccole complicazioni”, “ma stanno sistemando tutto”. Alle 17 esce il dottore Pinci che chiama marito e madre della donna: “Ringraziate il santo di oggi, la bambina sta bene… C’è stata una forte emorragia ma i parametri vitali di Eleonora sono normali”.

“Per precauzione”, dicono, la portano in terapia intensiva a Lamezia Terme. I familiari la vedono, sta male. A Lamezia Terme ci sono anche i carabinieri: le cose vanno per il peggio. Intanto, c’è anche da tranquillizzare i bambini, passando dal funerale alla festa per l’arrivo della piccola Noemi. Uno strazio infinito. Accresciuto dalle tante domande senza risposta. Una su tutte: perché Eleonora è stata trasferita dopo così tante ore da una struttura, secondo il giudice, “assolutamente inadeguata” per un’emergenza del genere, nella rianimazione di Lamezia?

Il dottor Domenico Princi è stato assolto in primo grado dal reato di omicidio colposo perché non c’è certezza del nesso di causalità tra la sua condotta e la morte di Eleonora. In pratica, non si può escludere in assoluto che sarebbe morta lo stesso anche senza tutti gli errori commessi. La nostra Iena va a chiedere al medico, che oggi visita, opera e fa anche cesarei in un ospedale pubblico, alcune delle risposte che i parenti non hanno mai avuto.

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