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Morte di Pantani, Miradossa all'Antimafia: “Marco è stato ucciso” | VIDEO

Fabio Miradossa, lo spacciatore che riforniva di cocaina il Pirata, è stato ascoltato dalla Commissione Antimafia: “Non si vuole la verità”. Una versione che l’uomo aveva già raccontato ad Alessandro De Giuseppe, che nel suo speciale ha indagato su tutti i misteri della morte di Marco Pantani

Lo aveva raccontato in esclusiva ad Alessandro De Giuseppe, nell’intervista che potete rivedere qui sopra: “Marco Pantani è stato ucciso, non vogliono la verità”.

Ora Fabio Miradossa, lo spacciatore di cocaina che vendeva la droga al Pirata, lo ha ribadito ieri davanti alla commissione Antimafia: "Marco è stato ucciso, l'ho conosciuto 5-6 mesi prima che morisse e di certo non mi è sembrata una persona che si voleva uccidere. Era perennemente alla ricerca della verità sui fatti di Madonna di Campiglio, ha sempre detto che non si era dopato. Qualcosa stava facendo per arrivare alla verità, quest'ultima è però una mia convinzione". 

Il corpo di Marco Pantani viene ritrovato senza vita il 14 febbraio 2004, nella sua stanza d’hotel al residence Le Rose di Rimini. Il campionissimo, vincitore del Giro d’Italia e del Tour de France nel 1998, era stato fermato per livelli di ematocrito troppo alti rilevati nelle analisi di Madonna di Campiglio il 5 giugno 1999. Ve lo abbiamo raccontato nello speciale di Alessandro De Giuseppe, analizzando tutti i punti che sembrano non tornare nella ricostruzione ufficiale.

Per la giustizia si è trattato di overdose da cocaina: il decesso sarebbe la conseguenza di comportamenti ossessivi di Pantani, che dopo aver esagerato con la droga avrebbe sfasciato tutta la stanza facendosi del male da solo e poi sarebbe morto per un arresto cardiaco causato da un cocktail di cocaina e farmaci.

Le Iene hanno intervistato in esclusiva proprio Fabio Miradossa, che dopo essere uscito dal carcere non ha mai parlato con nessuno. E l’uomo ci ha raccontato una storia completamente diversa quella ufficiale.

“Marco non è morto per cocaina. Marco è stato ucciso. Magari chi l’ha ucciso non voleva farlo, ma è stato ucciso. Non so perché all’epoca giudici, polizia e carabinieri non siano andati a fondo. Hanno detto che Marco era in preda del delirio per gli stupefacenti, ma io sono convinto che Marco quando è stato ucciso, quando è stato ucciso, era lucido. Marco è stato al Touring, ha consumato lì e quando è ritornato allo Chalet (il Residence Le Rose, ndr.) Marco era lucido”.

“L'ho sempre detto al Pm: 'cercate i soldi'” ha ora ribadito in commissione Antimafia Fabio Miradossa, che ha accusato: “Sono stato 'costretto' al patteggiamento dalla procura: la verità non la volevano, hanno beccato me ma io già 16 anni fa dicevo che Marco è stato ucciso, non è morto per droga. Lui ne usava quantità esagerate e quella volta ha ricevuto una quantità minima di cocaina rispetto a quello a cui era abituato e l'ha avuta 5 giorni prima della morte. Qualsiasi drogato usa subito la droga". Per poi aggiungere: “Sono qui per aiutarvi, mi sembra che mi state accusando. Se io non avessi voluto la verità, dopo 16 anni perché dovevo andare in tv?".

La Commissione ha ascoltato anche la madre del Pirata, Tonina, ma la sua audizione è stata secretata su sua richiesta.

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