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Il Mose a Venezia pronto tra 6 mesi? Ecco come sono ridotte la paratie | VIDEO

Schegge, sabbia e una paratoia piegata. Era questa l’immagine del Mose di Venezia che vi abbiamo mostrato nell’ultimo servizio di Giulio Golia. Tutto per un totale di 5 miliardi e mezzo per difendere dall’acqua alta Venezia e che potrebbe funzionare (in caso di emergenza) tra sei mesi

“Entro sei mesi tutte le paratoie del Mose saranno in grado di funzionare per le emergenze”. Lo ha annunciato ieri Luigi Brugnaro, il sindaco di Venezia: in caso di pericolo il Mose potrebbe essere pronto a proteggere la laguna. L’annuncio è arrivato dopo l’incontro in Prefettura con tutti i rappresentanti delle autorità di salvaguardia della città e della Laguna.

Ora il sindaco di Venezia sottolinea che a breve il commissario Elisabetta Spitz del Consorzio Venezia Nuova renderà noto “il cronoprogramma per il completamento dell'opera”. Rimane però un mistero: chi metterà in funzione e chi si occuperà della gestione di un’opera di cui si parla da decenni e che ci è già costata più di cinque miliardi di euro?  

Nella stessa riunione in Prefettura, alla presenza anche dei sindaci della gronda lagunare e dei rappresentanti della Capitaneria di Porto, è stato ricordato che resta aperta la partita complessiva sulla Legge speciale per Venezia e rimane la richiesta di un contributo di 150 milioni di euro l’anno per dieci anni per la manutenzione dell’opera.

Con Giulio Golia vi abbiamo parlato nel servizio che potete vedere qui sopra delle condizioni dell’opera in occasione del disastro di novembre a Venezia, dove l’acqua alta ha raggiunto i 187 centimetri e causato la morte di due persone oltre a danni economici per miliardi di euro. Secondo le ultime stime il Mose sarebbe pronto al 94%. “Forse la parte strutturale, ma quella elettronica che comanda ed è più delicata? Nessuno lo sa”, ci ha detto il professore Giuseppe Gambolati.

Inoltre nel servizio vi abbiamo mostrato le condizioni dell’opera sott’acqua: sul fondo appaiono le paratoie colorate di giallo. E lì sembra esserci sabbia ovunque e c’è addirittura un pezzo d’acciaio piegato, come se fosse danneggiato. Ci sono detriti, incrostazioni. C’è una paratoia sollevata dal fondo.

Immagini forti, tanto che il Provveditorato delle Opere pubbliche del Triveneto ha chiesto di fare alcune verifiche al consorzio Venezia Nuova. Devono capire se le immagini che avete visto corrispondono allo stato attuale delle paratoie.

Tanti sono i punti interrogativi, ma una cosa è certa: “L’opera resta a carico dello Stato e solo ad esso, oltre che i costi, spettano le decisioni”, ha detto il Sindaco. Chissà se davvero dopo tutto questo tempo e tutti questi soldi le paratie del Mose saranno finalmente pronte a vedere la luce del sole. A vedere le nostre immagini, sembra esserci motivo di dubitarne.

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