Il nero razzista e le “perle” degli italiani | VIDEO
Razzisti ce ne sono dappertutto! Anche tra i neri… O almeno, così è diventato per gioco il nostro Tay Vines. Armato di un manifesto elettorale, ha fermato i passanti per convincerli a unirsi al suo movimento: "Italia agli italiani". Alcuni l’hanno presa benissimo, altri un po’ meno
Il razzismo in Italia sembra essere un fenomeno molto diffuso. Molti razzisti però, spesso si nascondono. Potrebbero essere i nostri amici, i nostri vicini, persone insospettabili. Anche Tay Vines è nero ed è anche razzista (per gioco). Ha fondato pure un partito: “Italia agli italiani”. Come reagiranno i passanti?
Armato di quel manifesto elettorale, mandiamo la Iena a fare firmare in giro una petizione per mandare via tutte le persone di colore dall’Italia: “Gli diamo qualsiasi cosa tra vitto e alloggio e loro ci portano via tutto”. Qualcosa non quadra: la signora rimane perplessa e chiede a Tay Vines: “Ma tu ti sei guardato allo specchio?”. E continua con una perla di saggezza: “Hai visto che tra me e te c’è una differenza di pelle?”. Scopriamo però che questa signora ha una nuora africana e quindi i suoi nipoti sono tutti di colore. Ma Tay Vines la rimbalza subito con lo stesso sarcasmo: “Questo non va bene, noi dobbiamo salvare i nostri valori italiani”.
Diciamo che ogni scusa è buona per scappare da un discorso abbastanza scomodo. Così la prima firmataria dice: “Ora sono malata e non posso parlare tanto”. Tay Vines ha la risposta pronta: “È tutta colpa di questi ca**o di negri che ti fanno stressare”.
Ma come la prenderà il prossimo passante? La Iena parte subito in quinta con la presentazione del suo partito, ma l’uomo sembra ragionare in modo diverso: “Se sono regolari, ci possono stare”. E parliamo allora di quei vizi che si permettono le persone di colore, tra pantaloni da 300 euro e vestiti all'ultima moda: come fa un nero a permetterseli? “Lavorano in nero”, risponde il signore.
Facciamo adesso amicizia con due signore anziane: “I neri vengono in Italia perché c’è una legge che fa schifo”. Avete capito?
L'approccio successivo è da classico diplomatico: “Io non sono razzista, poi tu sei di colore…”. Da diplomatico a diffidente è un attimo: “Tu forse attraversi un periodo brutto della tua vita”. Ecco che arriva il consiglio saggio: “Appena vedi i negri, cacciali tutti”. È durata poco la tolleranza eh!
Incontriamo un altro signore che all’inizio sembra essere d’accordo con Tay Vines: “L'Italia deve tornare agli italiani”. Ma poi finisce tutto con una bella bestemmia. Passiamo allora ora ai più giovani, quei cervelli brillanti: “I negri devono andare via”.
Ma cosa direbbe l’ultimo intervistato che è proprio un uomo di colore? La risposta ci fa tanto ridere e la Iena cerca di “sbiancarlo” con il suo sarcasmo. Cercando infine di capire che colore ha perfino l’ignoranza.