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Vannini, una perizia: "Quella sera altre due persone a casa Ciontoli". Sarà vero?

Due nuove voci sarebbero state identificate negli audio della telefonata di Federico Ciontoli al 118. Sui risultati di questa perizia però restano aperti molti dubbi

Altre due persone sarebbero state presenti in casa Ciontoli la notte in cui Marco Vannini, appena 20enne, morì in seguito a un colpo di arma da fuoco sparato dal padre della fidanzata Martina, Antonio Ciontoli. Questo almeno è quello che sosterrebbe una perizia, depositata ma rigettata dai giudici del nuovo processo d'Appello, su cui restano aperti molti dubbi.

Da quanto accertato finora in casa Ciontoli quella sera c'erano oltre a Marco: la fidanzata Martina, il padre di lei Antonio Ciontoli, la moglie Maria Pezzillo, l’altro figlio Federico con la sua ragazza Viola Giorgini. Le voci di due altre persone sarebbero state isolate grazie alla consulenza fonica sugli audio delle telefonate fatte dai Ciontoli quella sera al 118, disposta dai legali di parte civile dei genitori di Marco. “Non lo muovi”, “è un taglio”, “spiegaglielo bene”. Sarebbero queste le indicazioni che le voci avrebbero dato a Federico Ciontoli mentre era al telefono con il 118, in una prima chiamata ai soccorsi poi annullata.

Di questa tragedia e di tutti i suoi misteri e contraddizioni, ci siamo occupati molte volte in molti servizi che ritrovate raccolti in fondo all’articolo. L’8 luglio è iniziato il nuovo processo per la famiglia Ciontoli, dopo l’annullamento del precedente secondo grado stabilito dalla Cassazione nel febbraio scorso. Nel processo bis di fronte alla Corte d’Assise d’Appello del Tribunale di Roma, i Ciontoli sono accusati di omicidio volontario.

Il processo riprenderà il 9 settembre con la deposizione di Viola Giorgini come testimone. 

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