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Omicidio Willy, qual è il rapporto fra l'allenatore della nazionale di MMA e Marco Bianchi? Ecco cosa abbiamo trovato | AUDIO

Fabio Ciolli, allenatore della nazionale MMA FIGMAA, sport nella bufera dopo la morte di Willy Duarte, racconta: “Marco Bianchi l’ho visto combattere, nell’ambiente ci conosciamo tutti”. Ciolli, dalle segnalazioni che abbiamo ricevuto, risulterebbe però essere proprio il manager di Bianchi, con la società Hung Mun. Ciolli spiega:“È sotto contratto dal maggio 2019 ma non gli ho mai organizzato un incontro”. Ma in rete alcuni elementi che abbiamo trovato sembrerebbero creare confusione: l'allenatore Ciolli risponde allora a Iene.it

“Se conoscevo i fratelli Bianchi? L’ambiente è talmente piccolo che ci conosciamo tutti, io sono il direttore tecnico della nazionale di MMA. Gabriele non lo conoscevo proprio, Marco l’ho visto combattere, non mi ha impressionato più di tanto. Sulla loro vita privata non so nulla, a me fanno vedere dei video degli atleti. Ho visto dei suoi allenamenti…”.

A parlare è Fabio Ciolli, allenatore di MMA e direttore tecnico della nazionale italiana della federazione FIGMAA, uno sport in questi giorni finito in mezzo alle polemiche nate dalla tragica vicenda del brutale pestaggio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro, per cui sono stati arrestati 4 ragazzi. Tra loro ci sono appunto i fratelli Marco e Gabriele Bianchi che praticavano le MMA, “Mixed Martial Arts”, una disciplina sportiva che mescola boxe e arti marziali. 

Ciolli difende l'MMA, che ritiene sotto attacco in modo ingiustificato. "È l'insieme di tecniche di altri sport da combattimento, inseriti nel programma olimpico. Ora si cerca il responsabile: l'accanimento contro la MMA è dovuto a questo fatto di cronaca efferato, forse per l'opinione pubblica è più facile cercare di trovare il mostro". Una circostanza però ci colpisce: sarebbe lui stesso il manager di Marco Bianchi, cioè chi ne gestisce gli incontri. Lo testimonierebbe questo post su Facebook della Hung Mun, società di management di Fabio Ciolli, nel 2019.

"Marco Bianchi firma per il management Hung Mun... un altro giovane prospect entra nel management Hm!”. Quando glielo chiediamo risponde così: “Noi abbiamo tutto uno staff che porta atleti, che si avvicinano a noi per trovare dei match. Fanno parte del team le persone che si allenano e hanno stretto contatto con noi quotidianamente. Il management invece è semplicemente una lista di atleti, alcuni non sono neanche italiani, che vengono inviati agli eventi. Non è come il procuratore di calcio che ha stretto contatto con l’atleta”.

Gli chiediamo poi se, da manager, abbia mai gestito uno degli incontri di Marco Bianchi: “No, ancora non ho avuto modo di trovargli nessun match. Non ho mai fatto fare combattimenti a Marco Bianchi con la Hung Mun, la mia società di management sportivo, assolutamente no. Noi abbiamo una clausola che prevede la rescissione del contratto in casi molto meno eclatanti. A Marco Bianchi non ho mai trovato un match ancora e ovviamente non potrò mai più trovarglielo”. In rete abbiamo però trovato traccia di un incontro di Marco Bianchi, che da quanto scritto potrebbe sembrare proprio sotto l’egida di Hung Mun.

Lo potete vedere da questo post su Facebook, nel quale è pubblicizzato l’evento “Invictus Arena #27”, del dicembre 2019. “Marco Bianchi atleta del Team Di Tullio rappresentato dall’Hung Mun management”, è scritto sul post, “affronterà Giordano Spalletti il prossimo 15 dicembre a Roma in occasione di Invictus Arena #27. Enjoy the HM management”. Un incontro poi vinto da Bianchi, come riporta quest’altro post su Facebook.

Chiediamo a Fabio Ciolli di questo incontro e lui ci spiega. ”Quell’evento Invictus #27, nel 2019, Marco se l’è trovato da solo. Aveva firmato con noi ma quel match se l’è trovato da solo, noi abbiamo solo collaborato per la pubblicità. Io non ho neanche il contratto di quell’incontro, non so neanche quanto ha preso. A oggi nessuno del mio management ha trovato un match per lui“. Marco Bianchi quindi, stando alle parole di Fabio Ciolli, da quando è sotto contratto per la Hung Mun, non avrebbe mai sostenuto un incontro procurato dal team.

Sul sito della federazione FIGMAA troviamo però il riferimento a un incontro del 2016, un combattimento a Porto Azzurro tra Marco Bianchi e Michele Martignoni. Sul sito della federazione infatti Marco Bianchi è presentato così: “Michele Martignoni (Hung Mun) vs Marco Bianchi (Hung Mun)".

Questo potrebbe forse significare che Marco Bianchi era sotto contratto almeno dal 2016? In quattro anni la società non ha organizzato per lui neanche un solo combattimento? Ciolli sostiene che: “la firma del contratto di management con Marco è avvenuta a fine maggio, prima di quel match di dicembre 2019”. E sul perché già nel 2016, sullo stesso sito della federazione FIGMAA, si scriveva “Marco Bianchi (Hung Mun)”, dice: "Non ricordo di aver avuto a che fare con Marco prima del 2019. È ovviamente un refuso, non potrebbero combattere due atleti dello stesso team".

Fabio Ciolli sull’atleta Marco dice: “L’ho visto una, due volte. Ha firmato e ha fatto un allenamento, tra l’altro quando è venuto da me lo ha fatto in modo totalmente dimesso, evidentemente forse proprio perché era un bullo che quando si trova in una realtà in cui non è il maschio alfa, cambia totalmente atteggiamento. Non me lo sarei mai potuto immaginare che facesse una cosa del genere: io ho visto un ragazzetto mezzo impaurito, era in difficoltà sia tecnica che mentale. Devono pagare tutto quello che hanno eventualmente commesso, un caso di violenza totalmente discordante dal mondo dello sport. Non riesco neanche a dire che è qualcosa di animalesco, perché gli stessi animali sanno quando fermarsi”.

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