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Palermo, bare accatastate al cimitero: “Ho preso una scopa e ho pulito, mio marito non può stare così” | VIDEO

Vincenza Micale, che settimana scorsa in un video su Facebook ha denunciato le condizioni del cimitero dei Rotoli di Palermo, ci ha raccontato la sua rabbia quando va al cimitero a salutare il marito che è venuto a mancare i primi di giugno

“Non sono solo corpi, sono persone. E le persone non meritano tutto questo”. Vincenza Micale è arrabbiata e triste. Lo è per la morte di suo marito, ma anche per la situazione che si trova davanti ogni volta che va al cimitero dei Rotoli di Palermo a salutarlo. Una situazione che ha denunciato con un video sui social, che potete vedere qui sopra, in cui si vedono bare ammassate in depositi, in cui, come spiega Vincenza, “non c’è neanche lo spazio per passare, per salutare per bene Mimmo”.

“Mimmo” è Domenico, il marito che Vincenza ha dovuto salutare troppo presto a causa di un tumore ai polmoni. “Se n’è andato i primi di giugno, doveva compiere 60 anni a ottobre”. Vincenza, che Mimmo chiamava “Vincè”, ha invece compiuto gli anni il 22 giugno, “senza di lui però”. E al dolore di una perdita così grande si aggiunge l’amarezza che Vincenza prova ogni volta che va al cimitero dei Rotoli, dove ci sono circa 500 bare in attesa di sepoltura. Alcune sarebbero lì da inizio febbraio, custodite tra depositi e aree all'aperto.

“Io vado al cimitero due o tre volte alla settimana e da quando è morto mio marito la situazione nei depositi è andata peggiorando”, racconta Vincenza. “Le salme aumentavano ogni volta. Un giorno io e mia figlia abbiamo deciso di metterci a pulire nel deposito dove si trova la bara di mio marito: armate di scopa abbiamo dato una sistemata. Era circa due settimane fa e si riusciva almeno a entrare”.

 

“Ho ripulito perché non ci potevo stare lì dentro così. Non è giusto, né per mio marito né per gli altri. L’altro giorno non ho nemmeno potuto pulire perché non riuscivo a passare. Quando vado mi viene tanta rabbia e tristezza, sono delle persone e non meritano questo trattamento”.

Nella vicenda, che va avanti da tempo,  è intervenuto anche il comune di Palermo, che ha annunciato che entro fine agosto oltre la metà dei feretri che si trovano in depositi al cimitero dei Rotoli avranno sepoltura. Durante la conferenza stampa di sabato 11 luglio l’assessore con delega ai servizi cimiteriali, Roberto D’Agostino, ha annunciato il piano per fronteggiare l’emergenza nella città. “Entro settembre riteniamo che l'emergenza dovrebbe essere considerata del tutto rientrata. L'obiettivo 'zero bare’ in attesa è tutt'altro che irraggiungibile”, ha detto l’assessore. “Il primo passo sarà il recupero di 156 nicchie murali trentennali. Contiamo di liberare questi spazi in poche settimane. Altri 80 posti saranno recuperati con gli spurghi, liberando alcune fosse nei campi d’inumazione e infine, un altro centinaio sarà disponibile attraverso l’utilizzo degli ipogei, i loculi prefabbricati da interrare”. Quindi circa metà dei 500 feretri saranno collocati entro fine agosto, mentre per gli altri bisognerà aspettare ancora. 

Palermo, Bare accatastate al cimitero: la rabbia di Vincenza

 
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