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Paolo Sforza contro gli acquisti online vestito da carabiniere: cacciato da Milano | VIDEO

Tuffa Fontana Reggia Caserta medaglia

I guai per Paolo Sforza arrivano anche a Milano, dove ha sfilato vestito da carabiniere in piazza Duomo e ha rimediato un foglio di via con divieto di ritorno. Voleva dimostrare come online si possano acquistare con facilità divise ufficiali. Il “broker” (lui si definisce così), noto per i suoi video di denuncia su Instagram fatti per creare polemiche, era entrato in auto nella Reggia di Caserta con tanto di tuffo nella fontana come ci ha raccontato Alice Martinelli

Nuovi guai per Paolo Sforza, il “broker”, noto per le sue denunce e polemiche a mezzo social, ora si mette contro gli acquisti online di Amazon. A fine ottobre è entrato nella Reggia di Caserta in auto per dimostrare il grado di sicurezza attorno al sito storico, come potete vedere nel servizio di Alice Martinelli che vi riproponiamo qui sopra.

Ora Sforza torna a far parlare di sé con un’altra delle sue “dimostrazioni” che gli è costata un foglio di via dalla città di Milano. Qualche giorno fa ha sfilato in piazza Duomo vestito da carabiniere. Ovviamente non con una divisa ufficiale, ma con un costume acquistato su internet.

“Mentre i negozi vendono divise ufficiali delle forze dell’ordine, solo a chi è dotato di apposito tesserino, Amazon le vende a chiunque!”, denuncia su Instagram. “Vi dimostro con un’altra azione pacifica che cosa potrebbe accadere se un malintenzionato volesse farci del male”. Così, vestito di tutto punto con l’uniforme e con tanto di megafono e paletta con la scritta “Grazie ad Amazon, chiunque può diventare carabiniere” ha passeggiato in piazza Duomo.

“Questa divisa non può essere venduta in questo modo. Non è una maschera di carnevale! Questo è il più grande segno di ordine e rispetto della nostra nazione e di massimo rispetto per coloro che rischiano la vita ogni giorno per tutelarci e difenderci”, ha detto.

Un’azione che però non è piaciuta ai carabinieri (quelli veri) in servizio. Lo hanno fermato e portato in caserma per l’identificazione. Anche questa dimostrazione per Sforza è servita “a salvare la patria”, ma non a risparmiargli nuovi guai. È stato denunciato per procurato allarme e interruzione di servizio. Non solo, dopo la denuncia a piede libero nei suoi confronti è stato emesso anche un foglio di via con divieto di ritorno nel Comune di Milano e la denuncia per l’acquisto e possesso di materiale militare.

Tutto è stato documentato sul suo profilo di Instagram, dove è presente tutta la collezione delle sue dimostrazioni. Una di queste è quella attorno alla Reggia di Caserta, come ci ha raccontato Alice Martinelli che lo ha raggiunto nei giorni successivi.

“Dopo la morte del capo dell’Isis Al Baghdadi ho deciso di tuffarmi per dimostrare quanta poca sicurezza ci sia”, dice Sforza che si definisce “broker, influencer e consulente di moda e italian dandy”. A fine ottobre è entrato così in auto nel sito storico con tanto di tuffo nella fontana. Tuffarsi nelle fontane però è reato e si rischiano multe salatissime. E fare tutto questo per dimostrare che non c’è sicurezza sembra folle. Così lo incontriamo per spiegargli che ci sono altri modi per manifestare.

Lui decide di farsi intervistare da Alice Martinelli, ma vuole simulare un incontro casuale proprio davanti alla Reggia. “Tesoro, così io manifesto. Lo rifarei altre mille volte sono rimasto sconvolto dalla poca sicurezza che c’è. Il ministro dell’Interno e dei Beni Culturali avrebbero dovuto ringraziarmi per questo. Ho fatto vedere che non ci sono controlli”, dice. E rincara la dose: “Io potevo morire per la patria. Mi sono preso una denuncia. Portatemi a Roma e fatemi dare la medaglia d’oro perché sono un eroe. Ho salvato tutti”. Dopo aver detto che crede nel nostro
patrimonio culturale, gli lasciamo la telecamera per un appello sensato. “Ragazzi non fate come me!”, dice al quarto ciak. Si butterà ancora nelle fontane? “Per quella della Reggia di Caserta e di Trevi garantisco che non lo farò più. Per le altre non lo so”.

Non è la prima volta infatti che fa gesti simili, a luglio si era tuffato con un completo nero e una maschera in faccia nella fontana di Trevi. In questo caso, diceva, per sodalizzare con gli imprenditori stritolati dalla crisi. Pochi giorni dopo, stessa cosa ma vestito da senatore dell’antica Roma. Insomma da Nord a Sud, Sforza abbraccia l’Italia con le sue bizzarre dimostrazioni. Intanto però a Milano non può più tornarci dopo la sua sfilata in piazza Duomo.

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