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Il paradosso di San Marino: da noi discoteche chiuse, lì si continua a ballare | VIDEO

Il nuovo decreto ministeriale proroga la chiusura delle discoteche con l’obbligo di mascherine e distanziamento sociale per evitare i contagi da coronavirus. Ma a San Marino centinaia di giovani arrivano da Rimini e dalla costa adriatica per ballare  

Discoteche ancora chiuse nel nuovo decreto ministeriale che entrerà in vigore dal 7 settembre. Ma il coronavirus a San Marino sembra non esistere. Tanto che i locali all’aperto sono nelle mire dei giovani che arrivano da Rimini e da tutta la riviera romagnola. Basta farsi un giro su Instragram per incappare nei video di quelle che un tempo erano normali feste all’aperto, ma che invece oggi sono assembramenti dove si possono diffondere i contagi da Covid-19. Qui sopra vi mostriamo alcuni video con ragazzi spensierati che ballano in gruppo senza alcuna mascherina né distanziamento

Un paradosso evidenziato anche dal sindacato dei locali da ballo: “A San Marino si può ballare, mentre a pochi passi sul territorio di competenza del Governo italiano no”, denuncia Gianni Indino, presidente regionale del Silb. “Oltre al paradosso c’è anche il fatto che i locali che potrebbero aprire a San Marino sono vetusti e andrebbero ristrutturati a dovere per allinearsi alle esigenze del giorno d’oggi e, ancora di più, alle esigenze dettate dall’emergenza Covid”. Anche perché San Marino dista solo qualche chilometro da Rimini, e si può entrare e uscire dalla Repubblica senza alcun controllo.

Oltre al paradosso continua la beffa per chi ha un locale da ballo sul territorio italiano. Fino a fine settembre è stata confermata la loro chiusura assieme a quella degli stadi e alla sospensione dei concerti. Invece si può riempire fino all’80% dei mezzi pubblici, a eccezione degli scuolabus dove si possono esaurire tutti i posti a sedere per viaggi non superiori ai 15 minuti. Con il nuovo dpcm rimane obbligatorio sottoporsi al tampone se si rientra da una vacanza all’estero. Mascherina e distanziamento restano obbligatori al chiuso e all’aperto qualora le circostanze lo richiedono, tutto questo in Italia. Ma a San Marino, si continua a ballare

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