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Pezzotto, arrestato a Napoli il “guru” della iptv illegale | VIDEO

La guardia di Finanza ha fermato un 42enne ritenuto al vertice di un’organizzazione internazionale che fatturava milioni di euro all’anno vendendo accessi illegali alle piattaforme tv in abbonamento. Il nostro Alessandro Di Sarno ci aveva raccontato la realtà del pezzotto

Colpo della guardia di Finanza contro il pezzotto, il sistema illegale per vedere contenuti tv in abbonamento: a finire agli arresti è stato un uomo, conosciuto come “Eros” o “Mistero della luce”, già destinatario di un sequestro un anno fa da parte della Procura.

L’accusa - come riporta il Mattino - è quella di aver organizzato una grande piattaforma abusiva per distribuire, dietro il pagamento di un abbonamento, contenuti televisivi coperti da copyright, dal cinema allo sport fino alle serie televisive. 

L’uomo, classe 1978, sarebbe ritenuto il “re del pezzotto”, e con quel business assolutamente illegale avrebbe creato un “impero” che avrebbe fruttato oltre sei milioni di euro ogni anno.

Il sistema, che avrebbe avuto tre centrali operative a Napoli e che avrebbe avuto clienti in tutta Europa, si sarebbe basato sia su schede prepagate che garantivano l’accesso ai contenuti esclusivi sia su codici da inserire in dispositivi, al fine di captare le trasmissioni piratate, per cifre che si aggirano attorno agli 8-12 euro per evento.

Vi avevamo fatto conoscere il mondo del pezzotto attraverso i servizi di Alessandro Di Sarno, che a Napoli incontrato la base di questa piramide illegale: gli installatori.

Avevamo poi intervistato anche uno degli amministratori, quelli che sono al vertice della piramide, che era stato arrestato e che rischia la condanna per associazione a delinquere. E che ci aveva spiegato: “Al mese guadagnavo sui miei 40mila user almeno un euro a user. Entravano circa 40mila euro al mese”. 

Ci eravamo poi infiltrati in uno dei gruppi di venditori all’ingrosso più grandi d’Italia riuscendo ad ottenere un appuntamento con un reseller.  “Nel mio gruppo siamo in 109”, ci spiega. “Ogni gruppo ha 1.000 utenti”. Ci siamo finti intenzionati a comprare da lui gli abbonamenti e quando all’appuntamento è saltato fuori il nostro Alessandro di Sarno lui ci ha detto: “Io non vendo niente. Io ho due figli per favore!”, scoppiando in un pianto disperato: “Non arrivo a fine mese”. Quando la  Iena gli chiede per chi lavora, risponde così: “È un gruppo troppo gigantesco non so neanche io chi sono i capi. Sono flussi che arrivano tutti dall’Europa e anche fuori. Io guadagno 10 euro a abbonamento”. E poi ci parla di “un boss troppo grande, uno che è nel giro da tanti anni, è il proprietario dei flussi”

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