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Poliziotta scrive una lettera alla signora col marito in terapia intensiva |VIDEO

“Mia madre temeva che la chiamassero dall’ospedale per dire che mio padre era morto”. Invece dopo lo spavento iniziale, questa storia ha un lieto fine

Federico ha una madre e un padre che si sono entrambi ammalati di coronavirus. Sua madre è guarita subito, suo padre invece attualmente è ricoverato in terapia intensiva.

“La polizia fa dei controlli casuali per verificare che i soggetti a rischio rispettino la quarantena, così l’altra mattina hanno chiamato mia madre. Lei in questo periodo riceve quasi solo chiamate dall’ospedale e sentendo squillare il telefono in un momento inaspettato ha pensato al peggio”. Con queste parole Federico ci racconta lo spavento preso da sua madre.

Al telefono c’era Arianna, una poliziotta che faceva il suo lavoro, ci racconta sempre il figlio, che racconta anche nel video qui sopra. “Ha ascoltato il racconto di mia madre e le è dispiaciuto averla spaventata. Così si è interessata a lei e mia madre si è confidata. Ha detto che casa sua era come una scacchiera da cui ora mancava il re”.

Il pomeriggio trovano un biglietto fuori dalla porta della madre di Federico: era della poliziotta, Arianna. Nel biglietto c’era scritto: “Le ho fatto prendere uno spavento. Ero distrutta e non potevo esprimerle a fondo la mia vicinanza. Sono venuta a darle questo abbraccio di carta. Mi ha fatto l’esempio degli scacchi, del re, volevo ricordarle che è la regina il pezzo più potente della scacchiera”.

Un gesto di gentilezza e umanità in un periodo molto difficile che come ha detto Federico “ci ha toccato il cuore”.

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