Primo maggio, la “marcia su Roma” di alcuni imprenditori in barba alle regole | VIDEO
Una chat su Telegram raccoglie circa 500 persone, che si dichiarano piccoli imprenditori e normali cittadini, che vogliono protestare contro il governo. Hanno organizzato per oggi una “marcia su Roma”. “Ci vediamo alle 15 in piazza San Giovanni”, scrivono. Ma per legge non lo possono fare: noi siamo entrati in quella chat, ed ecco come si sono organizzati
Una “marcia su Roma” per la Festa dei lavoratori che sembra suonare simbolicamente già come una provocazione da destra. A organizzarla attraverso una chat su Telegram è un gruppo di “piccoli imprenditori e cittadini”, così si definiscono, per protestare contro il governo in barba alle regole di contenimento del coronavirus. La promessa è di portare centinaia di persone in piazza San Giovanni - la piazza simbolo delle manifestazioni e del concertone del 1° maggio - per protestare contro Conte e le regole per la fase 2. “Tutti uniti per rovesciare questo governo incapace e assassino”, dicono.
Con un grande problema: questo tipo di evento è proibito dalle attuali disposizioni del governo. Noi di Iene.it siamo entrati in quella chat, e abbiamo visto che sono in molti a scrivere di essere in arrivo da altre regioni: c’è chi dice di essere in viaggio da Milano, chi da altre città. Gli organizzatori di questa manifestazione non autorizzata hanno anche creato un gruppo pubblico su Facebook, dove ormai da qualche ora i partecipanti inviano foto e video di loro che si mettono in marcia verso Roma.
C’è anche chi si lascia andare a espressioni violente verso gli agenti o i politici, ma viene immediatamente fermato dagli amministratori: “Sarà una protesta pacifica”. E c’è anche chi si è premurato di comprare mascherine e guanti per tutti. “Rispettate il distanziamento”, dicono anche in alcuni volantini. E gli organizzatori lamentano anche la webcam di piazza San Giovanni sia stata disattivata per non mostrare le immagini della manifestazione. In effetti mentre scriviamo la webcam risulta offline.
Anche se fosse rispettato, però, spostarsi è ancora proibito fino al quattro maggio e anche gli assembramenti sono proibiti. “Ma le multe poi me le tolgono vero?”, si chiede una partecipante preoccupata. Eh sì, perché a quanto pare alcune di queste persone sono state fermate dalla polizia e multate per essersi spostate senza una delle motivazioni necessarie. “Certo, sono incostituzionali”, replica sicura un’altra utente.
Non è dato sapere quanti saranno i partecipanti, ma secondo quanto riporta il Corriere della sera la notizia di questa manifestazione non autorizzata è arrivata anche alle orecchie delle forze dell’ordine. La Questura avrebbe infatti intensificato i controlli intorno alla piazza e alle stazioni per intercettare chiunque provi a raggiungere San Giovanni.