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Processo a don Euro, i testimoni in aula: “Chiedeva 300 euro a messa” | VIDEO

L’8 luglio in aula sono state ascoltate le testimonianze di don Ceci e di alcuni escort nel processo contro don Luca Morini, chiamato da tutti “don Euro” per il suo stile di vita. Un caso di cui noi de Le Iene ci siamo occupati con Nina Palmieri

Nuovi dettagli emergono dalle testimonianze nel processo a Luca Morini, ex don e da tutti conosciuto come don Euro per la sua vita a dir poco stravagante, che avrebbe condotto tra hotel di lusso, cocaina e festini gay. L’ex parroco è accusato di estorsione, autoriciclaggio, detenzione e cessione di droga e sostituzione di persona. Con Nina Palmieri ci siamo occupati della vicenda di don Euro già nel 2016, quando lo abbiamo incontrato in un lussuoso hotel.

Mercoledì 8 luglio in aula nel Tribunale di Massa Carrara è stata ascoltata la testimonianza di don Guido Ceci, direttore dell’ufficio amministrativo della diocesi, dalla quale è emerso che don Euro avrebbe chiesto 300 euro a messa ai fedeli. Come riporta Il Tirreno, Don Ceci ha precisato che il prezzo delle “intenzioni di messa” è fissato a 10 euro, regola stabilita a livello di diocesi. “Morini ne chiedeva 300 di euro”, ha affermato Don Ceci. “Io di questo ne parlai con il vescovo di Massa, anche della contabilità inesistente. Ma il vescovo disse che andava bene così. Dicevano che era malato. A me non sembrava”.

Oltre ai 300 euro, dalla testimonianza di don Ceci emergono anche dei problemi di gestione della contabilità. Nelle parrocchie dove era sacerdote don Morini “non c’erano registri, non c’era alcuna traccia di contabilità. A Caniparola nel 2013 il registro era completamente bianco”. E anche sulle bollette, secondo la testimonianza di don Ceci, ci sarebbero state delle mancanze da parte di Morini: “Solo a Caniparola 25mila euro di bollette che dovemmo accollarci noi”.

In aula ha parlato anche uno dei ragazzi che avrebbero accompagnato don Euro: “Lui si era presentato come Paolo, cardiochirurgo”, racconta il testimone. “Prendemmo l’aperitivo sulla terrazza della Rinascente, poi tornammo in albergo”.

Aperitivi, hotel di lusso, escort e non solo: secondo le testimonianze infatti nei “festini” non sarebbe mai mancata la “dama bianca”, la cocaina. Con Nina Palmieri, nel servizio che potete vedere qui sopra, abbiamo incontrato Luca Morini dopo aver ascoltato il racconto dell’escort Francesco, che ha testimoniato in aula, e che già nel 2016 ci aveva parlato della vita di questo “don” molto particolare. “Ci veniva a prendere in Mercedes”, ha raccontato l’escort a Nina Palmieri. “Siamo stati in un ristorante di lusso di Napoli”. Stavolta don Euro si sarebbe presentato come un giudice, ma l’escort insospettito ci ha raccontato di aver cercato il suo numero su Internet: “Apparteneva a una parrocchia. E scopro che il giudice era in realtà il parroco di quella chiesa”.

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