> External link Facebook Facebook Messenger Full Screen Google+ Instagram LinkedIn News mostra di più Twitter WhatsApp Close
News |

Ruba l'identità di un 15enne per adescare ragazzine: lo abbiamo incontrato | VIDEO

Usando la foto di un 15enne purtroppo deceduto, un uomo adulto chatta con una bambina di 13 anni. Quando la famiglia lo scopre, la zia della piccola si finge la nipote. I messaggi dell’uomo, che è un carabiniere, si fanno sempre più spinti. Fino a che non fissa un incontro con la 13enne (in realtà la zia). Ma a quell’incontro c’è andata anche la nostra Veronica Ruggeri

Tutto inizia durante il lockdown. Anna (il nome è di fantasia) ha 13 anni e passa le giornate su Internet. È una ragazzina con una storia particolare: ha perso la mamma, ma per fortuna ha una bella famiglia alle spalle, con il suo papà e Natasha, una cara amica di famiglia che per lei è come una zia. “Nell’ultimo periodo il papà ha visto che la bambina era molto nervosa”, racconta Natasha a Veronica Ruggeri. “Una notte le ha preso il telefono e ha visto questa chat… è andato in tilt”. 

Infatti, il padre scopre che la figlia di 13 anni sta chattando con un utente che ha come immagine profilo un un picchio. L'utente le fa domande molto spinte e parla spesso di sesso. Natasha decide di andare fino in fondo alla situazione e continua a chattare con quel profilo fingendosi la nipote. L'utente dietro quel profilo dice di essere un ragazzino di 15 anni e manda una sua foto. Insospettita da quei messaggi, che non sembrano provenire da un ragazzino di 15 anni, Natasha, sempre fingendosi la nipote, chiede un incontro: “Lui mi ha detto che avrebbe potuto ospitarmi un suo amico adulto perché sua mamma non voleva. E mi ha detto che avrebbe potuto ospitarmi in cambio di un rapporto sessuale”, racconta alla Iena.

Veronica Ruggeri cerca di capire chi sia realmente questo Mattia e scopre che la foto del 15enne è stata presa da articoli di giornale: il ragazzo nella foto è morto giovanissimo qualche anno fa per una infezione. Abbiamo così avvertito la famiglia del giovane. Natasha decide di chiedere alla persona con cui sta chattando che lavoro faccia quest’uomo adulto che dovrebbe ospitarla: “Mi ha detto che faceva il Carabiniere”, racconta.

L’incontro è fissato, ma al posto della 13enne ci siamo noi. Arriva un uomo adulto, che vedendoci con la telecamera inizia a cercare delle scuse: “Ho cercato di capire di cosa avesse bisogno questa ragazza. Era giusto per vedere fino a dove voleva arrivare”. La Iena gli legge allora alcuni dei messaggi molto spinti che lui avrebbe mandato. “Sono provocazioni”, ribatte lui.

“Troverò un modo di contattare qualcuno per vedere dove sono le mie debolezze, dov’è che sbaglio. Perché ho capito che ho dei problemi se voi continuate a dire questa cosa”, dice alla fine l’uomo. “Ho bisogno di parlare con qualcuno”. 

Ultime News

Vedi tutte