Coca Capitale: blitz a San Basilio tra bunker, vedette e bracieri | VIDEO
Con Roberta Rei avevamo documentato come era facile acquistare cocaina e altre sostanze negli “orti di San Basilio” nella periferia di Roma: una piazza gestita in modo militare con vedette e filo spinato prevalentemente da bande di romani. I carabinieri hanno arrestato 38 persone e recuperato oltre 100mila euro in contanti, frutto di una settimana di attività dei pusher. Guardate il lungo reportage di Roberta Rei sulle piazze di spaccio di Roma e i clan che le gestiscono
Duro colpo allo spaccio di droga negli “orti” di San Basilio dove la nostra Roberta Rei era andata a raccontare il mercato della droga nella Capitale nel reportage che potete rivedere qui sopra. Sono 38 gli arrestati dai Carabinieri per spaccio (31 portati in carcere e 7 messi ai domiciliari). L’operazione è il frutto di un lungo lavoro investigativo cominciato a inizio 2018, nel quartiere periferico di San Basilio a nord est di Roma.
Una zona nella quale, come ci aveva mostrato Roberta Rei nel servizio che potete rivedere sopra, gli spacciatori potevano contare su un vero e proprio sistema difensivo, tra comunicazioni fatte via walkie talkie per evitare le intercettazioni, telecamere, filo spinato, cancelli blindati per delimitare le piazze di spaccio e bracieri, pronti per bruciare le sostanze all’arrivo delle forze dell’ordine.
Dopo Tor Bella Monaca, dove i militari avevano proceduto nei giorni scorsi ad arrestare altre 42 persone che avrebbero fatto parte della cosiddetta banda di Bruno “Lo Zingaro”, anche San Basilio, tra le piazze di spaccio più importanti di Roma, è finita nel mirino degli investigatori che hanno anche recuperato oltre 100mila euro, l’incasso di una settimana. Un traffico, quello fermato adesso dal blitz dei militari dell’arma, che riforniva la Capitale non solo di cocaina ma anche di hashish e marijuana.
Il 29 aprile del 2018, nel servizio di Roberta Rei, vi avevamo fatto fare un lungo e inquietante viaggio attraverso le piazze di spaccio più forti di Roma, da Ostia, bastione del clan Spada, al Laurentino 38, fino appunto a San Basilio. Avevamo intervistato gli spacciatori, che ci raccontavano il loro business. “Ne vendo due etti a settimana”, ci aveva raccontato “Er Pistola. “Io ne importavo tantissima, di coca, dal Sudamerica”, dice “Er Secco”, “riuscivo a fare 350-380mila euro al mese”. “A San Basilio sono tutti romani però sono bande forti. È un’organizzazione veramente forte”, ci aveva raccontato un altro pusher, tracciando la mappa dei clan che a Roma gestiscono il traffico di droga. “C’è un’entrata, c’è un’uscita, ti vedono da lontano chi sei, chi non sei”.
L’uomo ci avevano indicato esattamente il cancello di ferro al quale andare, lì a San Basilio, per chiedere la droga e noi ci eravamo andati in compagnia di un “gancio”, un ragazzo che era stato in carcere a Regina Coeli e dunque conosceva alcune delle persone che gestiscono il controllo di quella piazza di spaccio. Arrivati al cancello di ferro, nella zona degli “orti”, ecco spuntare un uomo da dietro la feritoia, a cui chiedere di comprare due dosi di cocaina da 50 euro l’una. Insomma, una piazza di spaccio molto ben gestita e così famosa che gli indirizzi per prendere la roba si trovano addirittura anche digitando sul web le parole “San Basilio” e “droga”.