Sandra Milo incatenata a palazzo Chigi a 87 anni in difesa delle partite Iva | VIDEO
L’attrice, dopo uno sciopero della fame, è riuscita a farsi ricevere dal premier Conte per parlare degli autonomi e delle partite Iva. Come? Con l’aiuto del nostro Alessandro di Sarno, che l’ha convinta addirittura a incatenarsi davanti a palazzo Chigi
Qualche giorno fa la notizia dell’incatenamento di Sandra Milo davanti a palazzo Chigi ha fatto il giro del Paese. Prima di farvi vedere con il nostro Alessandro di Sarno il retroscena di questa protesta, ecco come è iniziato tutto: la Iena è andato a parlare con la famosissima attrice a casa sua, come potete vedere qui sopra. “Ho iniziato una protesta a favore di Autonomi e Partite iva, un movimento che rappresenta tutti i lavoratori autonomi”, ci spiega Sandra Milo.
“Ho fatto lo sciopero della fame”, ci racconta l’attrice, che oggi ha 87 anni e una forza incredibile. Ma come è nata questa idea? “Il coronavirus ha portato in superficie il meglio di noi italiani, e così ho scoperto di nuovo che è un popolo meraviglioso. Gente che ha saputo fare sacrifici straordinari. Ho pensato: io che faccio? Che posso fare? Non posso uscire, mia figlia mi aveva proprio chiusa in casa”. E questo sciopero della fame ha avuto i suoi frutti, attirando l’attenzione del premier Conte. “Mi ha chiamato e ho pensato: oddio, ma è un politico umano”, racconta Sandra Milo ad Alessandro di Sarno. “Mi ha detto: signora non sopporto l’idea che una grande attrice come lei faccia lo sciopero della fame”. E così Conte l’ha convinta: Sandra Milo torna a mangiare. “Mi ha detto: le telefonerò e in qualche modo affronteremo il problema”. Ma quella chiamata non è mai arrivata e l’attrice c’è rimasta molto male.
È per questo che siamo andati da lei: aiutarla a portare avanti la sua battaglia in favore dei lavoratori autonomi e partite Iva. Le proponiamo alcune alternative di proteste e Sandra Milo sceglie l’incatenamento: “È il mezzo che sceglievano anche le suffragette per ottenere il diritto di voto per le donne”. Allora non resta che accompagnare l’attrice da un ferramenta - in difficoltà per il coronavirus - comprare la catena e andare a legarsi a palazzo Chigi. Con lei ci sono Michele Zuccharella e Jury Carnevali. “Anche loro hanno fatto lo sciopero della fame”, ci racconta Sandra. “Dobbiamo parlare del bene del Paese, di tutti i lavoratori”. E così dopo che la via diplomatica è fallita, come potete vedere nel servizio qui sopra, l’attrice si incatena: “Fino a qui ci sono arrivata, adesso non dipende più da me. Voglio solo essere ascoltata”.
In poco tempo Sandra Milo è circondata da fotografi e giornalisti. E proprio quando Sandra è alla fine delle sue energie, finalmente Conte decide di riceverla. Noi la lasciamo all’ingresso e l’aspettiamo giù, e quando finalmente scendono ci facciamo raccontare com’è andata: “Ho parlato dei negozi di ferramenta che aprono alle 11”, ci dice. Eh sì, proprio il problema di cui ci avevano parlato al momento dell’acquisto della catena! Sandra è molto soddisfatta ma anche molto stanca, quindi la riaccompagniamo a casa. Nel viaggio di ritorno ci racconta del suo incontro con Conte: “Quando mi hanno portato da lui, ha aperto le braccia quando mi ha visto. Gli ho detto: presidente guardi, se avesse bisogno di qualunque cosa me la chieda perché io ci sono. Lui mi ha risposto: ho bisogno della sua allegria”. E sembra proprio che anche il nostro di Sarno siamo rimasto colpito da Sandra Milo!
Oggi Sandra ci ha dato una grande lezione: non importa quanti anni hai, chi sei o che lavoro fai. Quello che conta è credere nelle proprie idee e non fermarsi davanti a niente e nessuno per difenderle. “Ciao!”.