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“Mi hanno separata dai miei figli solo perché infermiera in un ospedale non Covid”. La versione di Donatella | VIDEO

Su Iene.it ospitiamo l’appello di Donatella, una mamma separata di 39 anni, infermiera in un ospedale non Covid della provincia di Roma. Il giudice le avrebbe tolto, secondo il suo racconto, temporaneamente i figli ritenendola un soggetto a rischio contagio

“Sono una mamma disperata, mi hanno strappato i figli solo per il mio lavoro”. Inizia con queste parole l’appello di Donatella, 39 anni, che ci contatta dicendo di essere una madre separata dall’ex marito da due anni, ma soprattutto infermiera e protagonista suo malgrado di una storia paradossale in questi tempi di emergenza coronavirus.

“Mi sono vista privare dei miei figli perché ‘potenzialmente infetta’ e quindi possibile fonte di contagio per loro”, sostiene questo Donatella nel video qui sopra inviato a Iene.it. Ci racconta che lavora in un ospedale di Anzio, in provincia di Roma. “Una struttura classificata come non Covid, dove è presente un percorso di controllo della febbre e un blocco operatorio adibito solo a interventi chirurgici urgenti di persone negative al coronavirus”. Nel pronto soccorso è allestita solo una struttura pre-triage per i pazienti con sintomi da coronavirus non ancora accertato. Da qui, in caso di positività, vengono inviati al centro Covid dei Castelli romani.

Il suo lavoro, stando al suo video racconto, la esporrebbe a un rischio contagio da Covid-19 “alquanto relativo” anche perché il personale sanitario ha tutte le protezioni di sicurezza. Non sembrerebbe d’accordo l’ex marito che, dice Donatella, avrebbe presentato ricorso al tribunale di Velletri. Il giudice avrebbe ordinato “l’immediato trasferimento del collocamento dei figli presso l’abitazione paterna, quanto meno in via provvisoria e per l’intero periodo di concomitante vigenza dello stato di emergenza”.

Dal 3 aprile non vedo più i miei figli. Avrebbero dovuto passare quel fine settimana con il padre che me li avrebbe dovuti riportare entro la sera di domenica 5, ma così non è stato”, racconta Donatella. Da ormai due settimane può vedere la coppia di gemelli di 10 anni solo tramite videochiamata. “Il giudice ha emesso un provvedimento contrario all’interesse dei bambini che coabitano da due anni con me”, sostiene disperata.

Sento di essere stata punita per aver continuato a svolgere la mia professione, trovo tutto questo un atto di discriminazione nei confronti della figura infermieristica, una violazione grave del mio ruolo di madre, un danno notevole per la crescita dei miei figli”, dice Donatella. E questa è ovviamente la sua versione dei fatti. Queste stesse parole dice di averle scritte anche al presidente della Repubblica: “Chiedo aiuto per avere giustizia nel più breve tempo possibile e tornare ad abbracciare i miei bambini”. 

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