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Silvia Romano poteva essere liberata prima? Le dichiarazioni choc di un testimone a Le Iene

Matteo Viviani e Riccardo Spagnoli raccolgono la testimonianza di una persona che sostiene di aver partecipato alle ricerche di Silvia Romano, rapita in Kenya  e liberata in Somalia dopo oltre 500 giorni di prigionia. “Poteva essere liberata prima, un mio contatto sapeva al 90% dove si trovava”. Non perdetevi il servizio giovedì dalle 21.10 su Italia1 

Silvia Romano poteva essere liberata prima? Ci sono state interferenze nelle sue ricerche? 

Matteo Viviani e Riccardo Spagnoli, nel servizio in onda domani sera a Le Iene su Italia 1, tornano sul rapimento di Silvia Romano, dopo avervi raccontato nel servizio di martedì i tanti misteri di questa vicenda.

Lo fanno raccogliendo le dichiarazioni esclusive e inedite di un testimone, che sostiene di aver preso parte alle ricerche della giovane milanese rapita in Kenya il 20 novembre del 2018 e liberata in Somalia l’8 maggio 2020.

Si tratta di un uomo che dice di conoscere molti dettagli sulla vicenda e che per la prima volta racconta la trattativa che c’è stata per la liberazione della Romano, fornendo anche dettagli sul riscatto richiesto dai suoi rapitori. 

Un racconto con contenuti clamorosi che, se fosse confermato, darebbe una lettura alternativa rispetto a ciò che fino ad oggi è stato detto su questo sequestro.  

Il servizio, attraverso le clamorose dichiarazioni di questa persona, se confermate, potrebbe dare una versione dei fatti alternativa, cercando di dissipare la coltre di dubbi e misteri che, fin dai primi giorni del rapimento, sembrano accompagnare gli accadimenti. 

La iena intervista la persona che avrebbe partecipato alle ricerche della cooperante milanese, che racconta alcuni elementi molto interessanti.

Iena: “Silvia Romano poteva essere liberata prima?” 

Testimone: “Sì, ne sono sicuro”.

Iena: “Cos’è successo nei primi mesi successivi al suo rapimento?”.

Testimone: “C’erano troppe interferenze sul campo, chi doveva scegliere non poteva farlo con serenità perché aveva troppe proposte da troppe angolazioni”.

Iena: “Come mai da un certo punto in poi di questa storia non se ne è più parlato?”. 

Testimone: “Bisognerebbe chiederlo a chi effettivamente stava cercando Silvia”.

(…)

Testimone: “Se sapevo dove era tenuta nascosta Silvia Romano? Sì, avevo un contatto nella foresta che mi avrebbe dato questa informazione”.

Iena: “Quanto eri certo di questa informazione”

Testimone: “Al 90 percento. Perché non si arriva al dunque (liberazione dell’ostaggio, ndr.)? C’erano interferenze da tutte le parti, chi doveva prendere una decisione non ha potuto farlo con tranquillità. Per la libertà di un ostaggio tutto è possibile, il “come” è un altro discorso”.

Non perdete assolutamente il servizio di Matteo Viviani e Riccardo Spagnoli sul rapimento di Silvia Romano, in onda domani sera a Le Iene su Italia 1, alle 21.10.

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