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Il governo: stop al deposito gpl di Chioggia. I comitati: “Grazie Iene!”

Il governo decide che il deposito di 9mila metri cubi di gpl nella Laguna di Venezia non entrerà in funziona. E i comitati di Chioggia, dopo anni di lotte, ci ringraziano per aver sollevato il caso

“Chioggia ha vinto! Il deposito di gpl non entrerà mai in funzione! Grazie Iene!”. C’è l’entusiasmo di una vittoria nelle parole a Iene.it di Maria Rosa Boscolo del Comitato Chioggia No Gpl dopo che nell'articolo 89 del Decreto Agosto il governo ha messo la parola fine all'entrata in funzione del deposito di gpl, gas di petrolio liquefatti, a Chioggia nella Laguna di Venezia. E anche il ringraziamento per i servizi che con Gaetano Pecoraro abbiamo dedicato nel 2017 a questa vicenda (qui sopra vedete l'ultimo), contribuento a sollevare il caso. “La prima esplosione del bubbone la avete fatta voi de Le Iene”, ci dice Maria Rosa.

L’impianto di Chioggia, prossimo al completamento, non era ancora in esercizio e si trova in un sito Unesco. Non entrerà mai in funzione. Parliamo del maxi-deposito da 9 mila metri cubi di gpl in costruzione dal 2014 a 200 metri dal centro storico di Chioggia, 50 mila abitanti, parte della città metropolitana di Venezia. Le navi gasiere avrebbero dovuto attraversare la Laguna di Venezia, patrimonio dell’umanità Unesco, ed entrare nel porto canale di Chioggia che attraversa la città e che ha già un traffico molto intenso di imbarcazioni piccole e grandi. C’era poi il problema delle 25 autocisterne che ogni giorno avrebbero dovuto attraversare la città per rifornirsi di gpl e riscaldare il Nord Italia. La collocazione è stata definitivamente bocciata dal governo dopo una lunga battaglia.

“Hanno decretato che gli impianti petroliferi sono vietati nei siti Patrimonio dell'Unesco", ci dice Maria Rosa Boscolo del Comitato Chioggia No Gpl. "Noi Comitato ci abbiamo creduto fin dall'inizio, per questo abbiamo sollevato la questione alla segreteria generale dell'Unesco di Parigi: la Laguna di Venezia e Chioggia correvano il rischio di essere escluse dai patrimoni dell'Umanità! Il risultato è arrivato grazie a tutti i cittadini di Chioggia e alle categorie economiche che insieme al comitato hanno lottato strenuamente e tenacemente in questi 5 anni. Sono molte le persone che dobbiamo ringraziare, un po' alla volta lo faremo ma ora aspettiamo la conversione in legge del decreto (circa 60 giorni) prima di dare il via ai festeggiamenti ai quali sarete sicuramente invitati visto che la prima esplosione del bubbone la avete fatta voi de Le Iene, un grazie particolare a Gaetano Pecoraro e Claudia Nardin”.

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