“Uccide più la fame che il coronavirus”. Le nuove povertà a Napoli e la criminalità | VIDEO
Nelle periferie di Napoli il coronavirus ha portato ancora più povertà. Dalle Vele di Scampia ai Quartieri Spagnoli fino al Rione Sanità, Giulio Golia ci racconta il dramma di chi non sa più come vivere
“Non si muore solo di coronavirus, ma anche di fame”. È il grido di aiuto dei quartieri popolari di Napoli. E dietro questa crisi causata dalla pandemia si sta già infilando la criminalità organizzata.
Con Giulio Golia andiamo a sentire il dramma di chi vive alle Vele di Scampia, nei quartieri Spagnoli fino al Rione Sanità, come potete vedere nell’anticipazione qui sopra.
Ovunque le richieste sono le stesse. C’è chi conferma che qualche aiuto sta arrivando per il grande cuore dei volontari napoletani. In alcuni casi isolati non è chiaro c’è dietro. “Vogliamo chiamarla camorra? Chiamiamola camorra”, ci dice un ragazzo che incontriamo per i vicoli. “Non so chi sia, ma ringraziamo Dio che c’è qualcuno che ci pensa. Se non fosse per quel pacco, qualcuno il piatto a tavola non lo mette”.
Dalle finestre ci confermano che qui gli aiuti tardano ad arrivare e i pochi risparmi iniziano a finire. Con Giulio Golia andiamo a conoscere le loro storie e le difficoltà di chi è fermo dall’8 marzo scorso.