Usa, destra in piazza con le armi in pugno contro la quarantena | VIDEO
Gli Stati Uniti con 670mila contagi sono di gran lunga i più colpiti al mondo dal coronavirus. Ma i sostenitori di Trump premono per riaprire tutto e farla finita con il lockdown. In Michigan questa protesta è arrivata con fucili e bandiere in mano fino ai gradini del Parlamento
Armi in mano e lunghe code di pick-up. Nel Michigan, lo stato americano dell’industria dell’auto, di Detroit e di tanta disoccupazione, si è svolta la manifestazione organizzata dai conservatori che vedete qui sopra contro il lockdown per il coronavirus.
Un tempo feudo operaio storicamente democratico, il Michigan nel 2016 ha visto vincere Trump per pochi voti. La protesta, che inneggiava al presidente e alla sua volontà dichiarata di farla finita il prima possibile con la quarantena, è stato un duro e dichiarato attacco contro l’attuale governatrice democratica Gretchen Whitmer, che ha appena esteso fino al 30 aprile le regole di distanziamento sociale e che è tra le possibili candidate alla vicepresidenza per i democratici al fianco di Joe Biden alle presidenziali Usa di autunno.
Con 671.425 contagiati e 33.286 morti, gli Stati Uniti sono in questo momento di gran lunga i più colpiti dalla pandemia da Covid-19. Il Michigan è il quarto stato Usa, dopo New York, New Jersey e Massachussets, che conta più contagi: 32.181 (i morti sono 1.245). Whitmer ha appena inasprito le regole del lockdown, che variano da stato a stato, chiedendo ai cittadini di stare in casa e alle imprese “non essenziali” di rimanere chiuse.
La manifestazione, che ha violato ogni regola di distanziamento sociale, è arrivata fino agli scalini della massima istituzione, lo State Capitol della capitale Lansing, sede del Parlamento del Michigan. “Ci sta portando alla bancarotta e noi marciamo su Lansing” era uno degli slogan del rumoroso corteo che ha bloccato il traffico in un’area che vive già in pieno la crisi economica da coronavirus e dove la disoccupazione è da anni endemica per la deindustrializzazione. Tra slogan per Trump e bandiere a stelle e strisce, alcuni con le armi in pugno (e parliamo anche di inquietanti fucili automatici), forti il diritto americano di portarle, sono arrivati fino ai gradini del Campidoglio del Michigan.
“Preferisco morire di coronavirus che vedere fallire la mia impresa, che resiste da generazioni” ha detto al Detroit Free Press il titolare di una fattoria a conduzione familiare sintetizzando gli umori della folla. Gridando “Lock Her Up, Lock Her Up”, “chiudete in cella” la governatrice Whitmer, che ha voluto il lockdown e che pure gode dell’approvazione del 71% dei cittadini per la gestione dell’emergenza. È lo stesso slogan usato quattro anni fa dai sostenitori di Trump contro Hillary Clinton.