Vaccino, Gran Bretagna pronta a partire prima di Natale
Il segretario di Stato britannico alla Salute Matt Hancock lo annuncia in una conferenza stampa a Downing Street “se arriveranno in tempo le autorizzazioni necessarie”. Mentre in Italia continua la polemica dopo le dichiarazioni del prof. Andrea Crisanti: “Io non farei il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio”. Il ministro Speranza annuncia intanto "una campagna di vaccinazione senza precedenti a gennaio"
La Gran Bretagna è pronta a partire con le vaccinazioni anti Covid addirittura prima di Natale, se arriveranno in tempo tutte le approvazioni necessarie.
In Italia intanto, mentre il ministro della Salute Roberto Speranza annuncia "una campagna di vaccinazione senza precedenti a gennaio", non si fermano le polemiche dopo la frase del prof. Andrea Crisanti, promotore del “modello Veneto” durante la prima ondata. “Normalmente ci vogliono dai 5 agli 8 anni per produrre un vaccino. Per questo, senza dati a disposizione, io non farei il primo vaccino che dovesse arrivare a gennaio. Non sono un no-vax, ma il vaccino va testato ", ha detto. Il professore di microbiologia all’Università di Padova ha definito poi le polemiche scatenate da queste sue frasi: “Una tempesta in un bicchier d’acqua. Se la domanda fosse stata: lei si fa il vaccino dopo che è stato approvato da tutti gli organi regolatori e da tutta la comunità scientifica? La risposta sarebbe stata: sì, senz’altro”.
Il Comitato tecnico scientifico è appena intervenuto con decisione sul tema: “La sicurezza sul vaccino per il Covid sarà garantita. Bigogna evitare frasi inopportune”. Mentre il prof. Massimo Galli, direttore di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, ha dichiarato: “Io farò da volontario per il vaccino anti Covid. La posizione di Crisanti, che ha tutta la mia stima, è stata travisata”.
Il segretario di Stato alla Salute britannico, Matt Hancock, fa sapere invece in una conferenza stampa a Downig Street che a Londra sarebbero prontissimi a partire con l’immunizzazione se arriverà l’ok a un vaccino, con una programmazione anche in questo caso senza precedenti da avviare in concreto però entro Natale: “Ho chiesto al National health service (il sistema sanitario nazionale del Regno Unito, ndr) di essere pronti a distribuirlo alla stessa velocità con cui il vaccino viene prodotto. Se arriveranno le approvazioni necessarie saremo pronti in un mese”. Le prime persone potrebbero riceverlo dunque entro Natale.
Fonti governative fanno sapere all’autorevole quotidiano britannico The Guardian: “È un imperativo sociale, medico ed economico, non solo politico”.