> External link Facebook Facebook Messenger Full Screen Google+ Instagram LinkedIn News mostra di più Twitter WhatsApp Close
News |

Vestiti di lusso contraffatti, 15mila capi sequestrati nelle boutique italiane

Scoperti dalla Finanza di Ancona boutique e negozi con vestiti di lusso contraffatti, da Prada ad Armani, per un valore di circa 5 milioni di euro. Difficile dubitare sulla loro originalità, perfetti in tutto, tranne una cosa QR code. Con Alessandro Politi vi abbiamo parlato dell’enorme mercato del falso e di come funziona questo “regno” del tarocco in Turchia

La Guardia di Finanza di Ancona ha smascherato alcuni commercianti che vendevano vestiti di lusso contraffatti. Quasi 15mila capi sono stati confiscati, per un valore di 4,5 milioni di euro. Sono 35 invece le persone denunciate: avrebbero comprato gli abiti griffati e falsi da una coppia di coniugi di Osimo (Ancona), “professionisti” nel mercato del tarocco. Gucci, Louis Vuitton, Prada, Chanel, Hermes, Armani, Ralph Lauren, Fred Perry: tutti i brand erano copiati alla perfezione, quasi impossibile avere dubbi sulla loro originalità. Tranne una cosa: il QR code, il codice che invece di indirizzare sul sito ufficiale del brand, portava su un sito di e-commerce sconosciuto.

Per acquistare un capo di lusso firmato, i negozianti dovevano contattare la coppia su WhatsApp. Con una password si accedeva a un sito internet dove si potevano ordinare magliette, pantaloni, vestiti, qualsiasi cosa, e poi si inviava il bonifico ai “fornitori”. I capi contraffatti sarebbero stati poi venduti e distribuiti a migliaia di euro in tantissime boutique di Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto.

La merce contraffatta e pagata in anticipo arrivava da Turchia, Bulgaria e Repubblica Ceca. I carichi arrivavano in Italia tramite corriere per spedizioni internazionali come normali carichi.

Il mercato del falso va avanti da anni e potrebbe mettere in crisi il vero “Made in Italy” della moda e non solo. Di come avviene la falsificazione e quanto sia enorme questo “regno” del tarocco in particolare in Turchia, vi abbiamo parlato con Alessandro Politi nel servizio che potere vedere qui sopra. Tra bunker nascosti che sembrano boutique milanesi, siamo andati al Gran Bazaar di Istanbul, uno dei mercati delle repliche più grandi al mondo.

Alessandro Politi si è finto un imprenditore interessato a portare in Italia grosse quantità di merce. Siamo andati nel quartiere dei grossisti del falso, in una specie di showroom. “Devi prendere minimo 5 pezzi per ogni capo e devi prendere tutte le taglie”, ci ha spiegato il ragazzo che ci lavorava lì. I grandi marchi sono venduti a 5, 6 euro a capo, contro i due-trecento euro degli originali.

E quando siamo andati a fare un esperimento in un negozio di Dolce e Gabbana originale di Istanbul, presentando un capo contraffatto e pagato solo 6 euro, contro i 200 dello store ufficiale, ci hanno detto: “È originale”. Abbiamo replicato l’esperimento con Fendi, questa volta a Milano: maglietta da 80 euro contro i 550 euro dell’originale. “È vera, è vera”, ci ha rassicurato la commessa.

Dopo la nostra inchiesta sul mercato del falso in Turchia, gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana ci hanno scritto ringraziandoci per l’inchiesta: “Volevamo ringraziarvi per il lavoro di denuncia che portate avanti, è per noi prezioso. È importante essere consapevoli di quanto accade e cercare di trovare una soluzione”.

 

Ultime News

Vedi tutte