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Denis Bergamini, l'ex fidanzata a processo per concorso in omicidio dopo 32 anni | VIDEO

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Il calciatore del Cosenza Donato "Denis" Bergamini è morto a 27 anni 18 novembre 1989. In un primo tempo si era pensato che si fosse suicidato buttandosi sotto un camion. Noi de Le Iene vi abbiamo parlato con una nostra inchiesta dei molti misteri di questo caso, che si riapre ora ufficialmente anche in Tribunale con il rinvio a giudizio dell’ex fidanzata Isabella. Prima udienza il 25 ottobre

Si riapre ufficialmente dopo 32 anni anche in Tribunale il caso della morte a 27 anni del calciatore del Cosenza Donato "Denis" Bergamini di cui vi abbiamo parlato nel servizio che vedete qui sopra. La sua ex fidanzata Isabella è stata appena rinviata a giudizio per concorso in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e da motivi futili in concorso con ignoti. Il processo comincerà il prossimo 25 ottobre.

Secondo i pm "in concorso con altre persone rimaste ignote", avrebbe narcotizzato Denis prima di "asfissiarlo meccanicamente con uno strumento soft" e di "adagiarlo, già morto, sulla statale allo scopo di farlo investire da uno dei mezzi in transito". Sulla statale 106 poi "effettivamente veniva investito da un autocarro condotto da Raffaele Pisano". Pisano è il camionista già giudicato e assolto in passato dall'accusa di omicidio colposo. 

In un primo tempo si era pensato che il calciatore si fosse suicidato buttandosi sotto l’automezzo. L’inchiesta era stata riaperta sei anni fa dalla procura di Castrovillari (Cosenza). Archiviata la posizione del marito di Isabella, inizialmente indagato per favoreggiamento in relazione alle dichiarazioni della moglie.

La famiglia di Denis si è sempre battuta credendo che si sia trattato di un omicidio. In prima linea c’è sempre stato papà Domizio Bergamini: è morto un anno fa e non potrà vedere questi nuovi sviluppi. Noi, come vedete qui sopra, abbiamo ricostruito cosa potrebbe essere successo quel 18 novembre 1989.

Denis riceve due telefonate che lo inquietano. Quella sera, sempre secondo la prima ricostruzione, scompare dal cinema dove andava come abitudine prima di una partita. Con lui quel giorno nel cinema c’era dopo tanto tempo Isabella.  

Verrà trovato morto tre ore dopo. Secondo l’ex fidanzata il ragazzo le aveva detto di voler scappare dall’Italia e dal calcio. Sarebbe poi sceso dall’auto all’improvviso buttandosi sotto un camion. Anche il camionista dà la stessa versione.

Il suo orologio però funziona ancora dopo la morte, nelle scarpe di Denis non ci sono segni del fango che ricopriva la strada, il volto è intatto. Tutte circostanze che sembrano incompatibili con l’incidente. I suoi vestiti, chiesti dalla famiglia, vengono bruciati, dicono. Mimmo Lino, ex dirigente del Cosenza, sorprende i familiari: “Ve li porto io i vestiti e vi racconto tutto”. Non ce la farà, viene ucciso anche lui assieme a un collega da un camion.

Venticinque anni dopo la sorella Donata Bergamini riceve una telefonata: parla l’autista del camion che si trovava dietro a quello che avrebbe colpito Denis. Secondo il suo racconto l’altro camion si era fermato prima: Denis era già morto? Dall’altro lato della strada, dice, c’erano tre persone, tra cui una donna che urlava disperata. Poi l’uomo ritratterà quanto detto in questa telefonata.

Familiari ed ex compagni avevano dubbi proprio sull’ex fidanzata Isabella, che sarebbe stata molto morbosa e che voleva a ogni costo tornare con lui. Compaiono anche le figure di due cugini che, se avessero saputo che Denis l’aveva lasciata, l’avrebbero ammazzato per il “disonore”.

Si è arrivati così alla riesumazione del cadavere nel luglio 2017 e poi all’autopsia. Per l’avvocato Fabio Anselmo “c’è la certezza che si è trattato di omicidio”. Chi l’avrebbe ucciso? Abbiamo provato a chiederlo a Isabella, che non ha risposto.

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