Prof. Burioni, i giornalisti non solo possono ma devono fare domande
Nuova replica al prof. Burioni: anche noi siamo curiosi di ascoltare le sue risposte in Tribunale
L'ultima dichiarazione di Burioni alle agenzie recita così: "Forse non avete capito che in Tribunale le domande le fa il giudice e la prima che vi faranno sarà: 'Dove sono le prove del conflitto di interessi del quale avete accusato pubblicamente il prof. Burioni?' Sono proprio curioso di sentire la risposta."
Premesso che saremo non solo a disposizione, ma anche lieti di fornire al giudice tutte le risposte alle domande che ci verranno fatte e che potranno quindi essere valutate come fino ad ora non è stato possibile fare, forse Burioni non ha capito che in uno stato di diritto i giornalisti non solo possono ma devono fare domande, che per quanto scomode restano sempre domande e non sono accuse. Inoltre, vorremmo dire a Burioni che in Tribunale non saremo gli unici a dover dare delle risposte (e che appunto non vediamo l'ora di farlo). Quando gli sarà domandato che rapporto ha con Pomona e Fides Pharma; perché non ha mai detto pubblicamente in Rai che è consulente di case farmaceutiche; su che basi ha definito il plasma iperimmune una cura costosa e rischiosa; e se percepisce un compenso per la sua partecipazione a 'Che tempo che fa', saremo in aula ad ascoltare le risposte che sarà tenuto finalmente a dare al Giudice. Anche noi siamo proprio curiosi.