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Ondata di caldo estremo in Canada, sfiorati i 50 gradi. Decine di morti a Vancouver | VIDEO

A Lytton, località a nordest di Vancouver, la temperatura ha raggiunto i 49, 5 gradi. “Vancouver non ha mai sperimentato un tale caldo e purtroppo decine di persone sono morte a causa di esso” ha detto il portavoce della polizia di Vancouver, Steve Addison. Le autorità parlano di decine di morti improvvise nella regione, 134 persone solo nell’area metropolitana della città

Da tre giorni in Canada la temperatura ha raggiunto livelli altissimi. Martedì a Lytton, località a nordest di Vancouver, si sono toccati i 49,5 gradi. Le conseguenze di questa ondata di calore senza precedenti sono drammatiche: nella zona si sono registrate oltre cento morti improvvise. 

“Vancouver non ha mai sperimentato un tale caldo e purtroppo decine di persone sono morte a causa di esso” ha detto il portavoce della polizia di Vancouver, Steve Addison. Solo nell’area metropolitana della città i morti sarebbero 134.

L’ondata sta interessando anche il Nord Ovest degli Stati Uniti. A Seattle (Washington), il termometro ha segnato 42°C, temperatura anomala per il clima abituale della regione in questo periodo. Ciò che mette in allarme è che per più giorni consecutivi la temperatura abbia sforato i parametri abituali (nel mese di giugno la temperatura media in Canada si aggira attorno ai 24 gradi). 

Quello che si sta verificando ci ricorda quanto il riscaldamento globale sia un problema più che mai urgente. Il cambiamento climatico in atto, infatti, aumenta l’intensità e la frequenza di eventi climatici estremi, come vi abbiamo spiegato nel servizio del 2018 della nostra Nadia Toffa che potete vedere qui sopra. 

“Da quando si studiano i cambiamenti climatici si è predetto che gli eventi estremi sarebbero stati ancora più estremi”, ha detto alla Iena Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate e ingegnere esperto in sostenibilità. “Quanto più noi abbiamo una Terra calda quanta più energia questi eventi estremi avranno da rilasciare”. “Ogni volta che bruciamo dei combustibili fossili”, ha spiegato Molteni, “e questo lo facciamo ad esempio quando usiamo la macchina o quando accendiamo la luce, genera emissioni di gas a effetto serra”. “Rispetto a un’epoca preindustriale la terra in media si è riscaldata già di un grado. “L’importante è trovare un equilibro in cui ci sentiamo degni di rimanere come specie sulla terra”. Molteni ci aveva raccontato come ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa. 

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