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Cambiamento climatico, danni per 12 miliardi l'anno. Il nuovo piano Ue | VIDEO

I danni causati da fenomeni climatici estremi provocano perdite nei paesi dell’Unione europea pari a 12 miliardi di euro all’anno. La Commissione europea ha varato un nuovo piano strategico per aiutare i paesi membri ad adattarsi al cambiamento climatico. Di questa emergenza vi avevamo parlato già nel 2018 con la nostra Nadia Toffa

I danni causati da fenomeni climatici estremi provocano perdite nei paesi dell’Unione europea per 12 miliardi di euro all’anno. E il dato potrebbe peggiorare, arrivando fino a 170 miliardi di perdite, se la temperatura salisse di tre gradi rispetto ai livelli pre-industrali. E non ci sono solo le perdite economiche. I fenomeni estremi sono sempre più letali: come si legge sull’Ansa, un evento come l’ondata di caldo del 2019 ha causato 2.500 morti in Europa.

La Commisione europea ha varato un nuovo piano strategico per aiutare i paesi membri ad adattarsi al cambiamento climatico. L’Unione promuoverà un osservatorio sul clima e la salute per valutare al meglio i rischi climatici e i pericoli sanitari. Lavorerà inoltre con i paesi attraverso incentivi per l’adattamento al rischio.

"Non esiste alcun vaccino contro la crisi climatica, ma possiamo ancora combatterla e prepararci ai suoi effetti inevitabili, che si fanno già sentire sia all’interno che all’esterno dell’Unione europea”, ha detto a Bruxelles Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo. “La nuova strategia di adattamento ai cambiamenti climatici ci consente di accelerare e approfondire i preparativi. Se ci prepariamo oggi, possiamo ancora costruire un domani resiliente ai cambiamenti climatici”.

Proprio al tema del cambiamento climatico era dedicato il servizio del 2018 della nostra Nadia Toffa, che potete vedere qui sopra. “Da quando si studiano i cambiamenti climatici si è predetto che gli eventi estremi sarebbero stati ancora più estremi”, ha detto alla Iena Simone Molteni, direttore scientifico di LifeGate e ingegnere esperto in sostenibilità. “Quello che stiamo vedendo sono ad esempio uragani in cui in quattro ore viene rilasciata l’acqua che sarebbe dovuta cadere in quattro mesi. Ogni tifone, ogni tempesta che vediamo sta diventando più forte. Quanto più noi abbiamo una Terra calda quanta più energia questi eventi estremi avranno da rilasciare”.

“Ogni volta che bruciamo dei combustibili fossili, e questo lo facciamo ad esempio quando usiamo la macchina o quando accendiamo la luce, genera emissioni di gas a effetto serra”, ha detto Molteni. “Rispetto a un’epoca preindustrale la terra in media si è riscaldata già di un grado. “L’importante è trovare un equilibro in cui ci sentiamo degni di rimanere come specie sulla terra”. Molteni ci aveva raccontato come ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa: “Usare i mezzi pubblici, non riscaldare la propria casa d’inverno a 25 gradi, scegliere di utilizzare energie rinnovabili. Tutti questi sono comportamenti che valgono almeno quanto i comportamenti dei governi”. 

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