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Assalto a Capitol Hill, era la deputata simpatizzante di QAnon a guidare i rivoltosi dall'interno? | VIDEO

Il 6 gennaio un gruppo di estremisti di destra ha assaltato il parlamento mentre era in corso la certificazione della vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali. L’apparente facilità con cui i rivoltosi sono arrivati agli uffici di deputati a senatori ha fatto pensare a una “talpa” all’interno. Secondo alcuni potrebbe trattarsi della deputata Lauren Boebert, vicina alla setta QAnon di cui vi abbiamo parlato con Roberta Rei

A pochi giorni dall’insediamento del neoeletto presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel paese non si placano le proteste per il violento attacco a Capitol Hill, la sede del parlamento americano. L’insurrezione, che ha causato la morte di 5 civili, ha stupito tutti per l’apparente facilità con cui i ribelli sono riusciti prima a entrare nell’edificio e poi a raggiungere le aule in cui si riuniscono i deputati e senatori.

Solo il pronto intervento degli agenti di polizia ha evitato che gli insorti arrivassero ai parlamentari. E mentre si discute se mettere nuovamente sotto impeachment Donald Trump, c’è chi sostiene che i ribelli avessero una “talpa” all’interno per localizzare più facilmente i parlamentari e i loro uffici.

A sostenere questa tesi è, tra gli altri, il numero 3 della Camera dei rappresentati Jim Clyburn, deputato afroamericano del partito Democratico. “Qualcosa è successo all’interno”, ha dichiarato. “Io lavoro in una stanza senza targhetta, irriconoscibile se non si sa dove sia. Ho anche un ufficio con il mio nome sulla porta, ma nessuno è andato lì. Invece sono andati nell’altra stanza a colpire il mio staff. Quindi qualcosa stava accadendo all’interno”.

Un’accusa molto pesante. Alcuni commentatori e movimenti statunitensi puntano il dito in queste ore contro la deputata Lauren Boebert, estremista del movimento pro armi e vicina agli ambienti di QAnon. Non si sa se la Boebert abbia davvero cercato di guidare i rivoltosi, ma sicuramente durante l’insurrezione la deputata ha condiviso su Twitter la posizione dei colleghi.

Mentre la polizia veniva travolta e l’edificio assaltato, la Boebert ha prima twittato “Siamo chiusi nella Camera dei rappresentati”, e poi ha aggiunto “La speaker Nancy Pelosi è stata portata via”. Un comportamento giudicato da molti come minimo irresponsabile, visto che uno degli obiettivi dei ribelli era proprio la presidente democratica della Camera Nancy Pelosi.

Tra chi la accusa apertamente c'è il collega Eric Swalwell, deputato della California, che ha attaccato così la Bobert su Twitter: "Come qualunque cittadino che abbia commesso un crimine, Lauren Boebert ha il diritto di rimanere in silenzio. Le suggerisco di usarlo".

In questi giorni intanto un gruppo di manifestanti si è riunito davanti all’ufficio di Lauren Boebert - eletta in Colorado - per chiederne a gran voce le dimissioni o la destituzione per le sue azioni apparentemente a favore dei ribelli. La Rural Colorado United, l’organizzazione che ha inscenato la protesta contro la Boebert, ha scritto in un comunicato che la deputata “ha tradito il popolo americano ed è una cospiratrice nell’insurrezione avvenuta a Capitol Hill”.

Lauren Boebert, oltre che membro del gruppo di attivisti pro armi, è anche considerata molto vicina agli ambienti di QAnon, sebbene lei abbia smentito di farne ufficialmente parte. La setta di QAnon, come noi de Le Iene vi abbiamo raccontato con Roberta Rei, sostiene l’esistenza un piano del deep state e del nuovo ordine mondiale per spodestare dalla Casa Bianca Donald Trump, il “guerriero Q” che lotta contro questi “poteri forti” accusati di essere collusi con reti sataniste e di pedofili. 

L’Fbi ha iniziato a considerare una minaccia terroristica questo culto, a cui stanno aderendo tantissime persone e che diventando sempre più estremista. Alcuni dei ribelli che hanno assaltato Capitol Hill sarebbero appartenenti a questa setta. E anche Twitter, dopo aver bannato il presidente Trump, ha deciso per una stretta contro i membri di QAnon: 70mila account riconducibili al movimento sono stati chiusi.

Ma quando comincia la storia di questa setta? Con lo scandalo delle email di Hillary Clinton, pubblicate da Wikileaks alla vigilia della campagna presidenziale del 2016. Secondo alcuni siti dell’estrema destra americana, in quelle conversazioni ci sarebbero dei messaggi segreti legati al mondo della pedofilia e del satanismo: Hillary Clinton e il suo staff avrebbero abusato, violentato e divorato bambini in una nota pizzeria di Washington che in realtà sarebbe un ritrovo di satinasti.

Potete rivedere il servizio di Roberta Rei in testa a questo articolo.

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