L'Ema conferma il via libera al vaccino AstraZeneca. Ripartono le somministrazioni in Italia | VIDEO
L’Agenzia europea del farmaco ha confermato il proprio via libera al vaccino di AstraZeneca, ribadendone la sicurezza ed efficacia. “I benefici sono superiori agli eventuali rischi, il vaccino non è legato a rischio trombosi”, ha detto la direttrice Emer Cooke. Ripartono in Italia dalle 15 della giornata di venerdì 19 marzo anche queste somministrazioni. Alice Martinelli ci ha spiegato nel servizio qui sopra perché possiamo vaccinarci in generale contro il Covid senza paura
L’Ema conferma che il vaccino di AstraZeneca è “sicuro ed efficace”. Lo ha annunciato la direttrice dell’Agenzia europea del farmaco Emer Cooke, che ha aggiunto: “I benefici sono superiori agli eventuali rischi, il vaccino non è legato a rischio trombosi”. Insomma, un sospiro di sollievo. E ora ripartono in Italia dalle 15 della giornata di venerdì 19 marzo anche queste somministrazioni.
La notizia arriva a pochi giorni dalla sospensione delle somministrazioni in molti paesi, tra cui l’Italia, dopo la segnalazione di alcuni presunti casi di trombosi e altri effetti collaterali legati allo stesso prodotto. L’Ema non ha comunque negato l'esistenza di possibili casi avversi, e ha anzi annunciato che continuerà a indagare. "Lanceremo ulteriori approfondimenti per capire di più", ha detto la direttrice dell'Agenzia.
I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca comunque “sono inferiori” a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata: complessivamente "sono stati riportati 25 casi" di eventi tromboembolici rari "su 20 milioni di vaccinati" con AstraZeneca. A ogni modo il foglietto illustrativo del vaccino sarà aggiornato con le nuove evidenze emerse nel corso delle indagini.
Della sicurezza dei vaccini contro il Covid noi de Le Iene ci siamo occupati con Alice Martinelli, che nel servizio in testa a questo articolo ci ha spiegato perché possiamo vaccinarci in tranquillità. La Iena ha parlato con il direttore di Allergologia dell’ospedale di Prato, che ci ha spiegato che anche “gli allergici si devono vaccinare, a seconda della gravità dell’allergia si decide come vaccinare per vedere qual è la reazione. L’importante è formare i medici vaccinatori, in modo tale che anche loro riescano a identificare bene chi è potenzialmente a rischio”.
Insomma, non c’è da preoccuparsi: tutti si devono vaccinare. E se per caso qualcosa andasse storto “lo portiamo qua, c’è un carrello delle emergenze che contiene tutti i farmaci che sono necessari, eventualmente, a fronteggiare l’evento avverso”. Non ci sono scuse: ci si può vaccinare tranquillamente. Il parere dell’Ema di oggi ne è una ulteriore prova.