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Facebook, il furto dei dati degli utenti e i rischi per la sicurezza online | VIDEO

I dati di 533 milioni di persone iscritte a Facebook sono stati pubblicati su un sito per hacker e stanno circolando in rete gratuitamente. Sembra siano ben 35 milioni gli italiani coinvolti. Una notizia che ha riacceso i riflettori su un tema di cui noi de Le Iene ci siamo occupati in passato con il nostro Nicolò De Devitiis la sicurezza delle nostre informazioni in rete

I dati di 533 milioni di persone iscritte a Facebook sono stati pubblicati su un sito per hacker e stanno circolando in rete. Tra le persone coinvolte, ci sarebbero anche 35 milioni di italiani. Secondo quanto dichiarato dalla stessa compagnia di Menlo Park si tratterebbe di “dati e di un problema individuato e risolto nel 2019”. La violazione, secondo quanto riportano fonti di stampa, sarebbe avvenuta prima dell’entrata in vigore del GDPR europeo.

A finire online sono i numeri di telefono e - in alcuni casi - nome, cognome, data di nascita e indirizzo di posta elettronica. Un furto che era già stato scoperto in passato, quando era possibile interrogare un bot a pagamento su una nota app di messaggistica per avere le info sottratte. Adesso invece il database sarebbe accessibile gratuitamente online. 

Una notizia preoccupante, al punto che è intervenuto il Garante della privacy con un invito rivolto agli utenti: “Il numero di telefono potrebbe essere utilizzato per una serie di condotte illecite”. Il Garante consiglia di “diffidare di eventuali messaggi di testo provenienti dal numero di telefono di persone che conosciamo, con i quali vengano chiesti soldi, aiuto o dati personali, perché potrebbe trattarsi di una truffa azionata da malintenzionati che si sono impossessati della nostra numerazione”.

Insomma, la situazione sembra preoccupante. E la notizia ha riacceso i riflettori su un tema di cui noi de Le Iene ci siamo occupati in passato con il nostro Nicolò De Devitiis: la sicurezza delle nostre informazioni in rete.

La Iena, nel servizio che potete vedere in testa a questo articolo, ci spiega come funziona (e come può facilmente essere aggirata) la sicurezza online. Come? Mettiamo che un hacker riesca a bucare, per esempio, un sito dove ordiniamo la pizza. Alcuni siti infatti non hanno un livello di sicurezza molto alto. L’hacker riesce così a prendere i tuoi dati e se, come il 90% degli italiani, usi un’unica password per tutti gli account, il gioco è fatto. L’hacker riuscirà a entrare anche in siti che hanno protezioni altissime.

Tutti questi dati vengono poi raccolti in alcuni cataloghi e sono a disposizione di chi vuole acquistarli o scaricarli. “Con questi dati puoi bucare le caselle di posta e da lì entri in tutti gli altri account come Facebook e Instagram”. Ma non finisce qui, dalla tua mail, come ci mostra Paolo, si può facilmente rintracciare carta di identità, banca, numero telefonico. A questo punto basta clonare il tuo telefono (che con tutti questi dati a disposizione è un gioco da ragazzi) e chiamare la banca e facendosi rinviare user e password.

Un modo per difendersi esiste? Si, e ce ne parla il nostro Nicolò De Devitiis nel servizio in testa a questo articolo

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