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Federico Tedeschi e Valerio Nettiate, c'è un alter ego dietro la sua morte? | VIDEO

Com’è morto Federico Tedeschi? La mattina del 26 novembre 2017 viene trovato cadavere nelle sua camera: per la procura di Roma è stato un infarto, la famiglia parla invece di un’altra ipotesi. Con Antonino Monteleone vi parliamo di Valerio Nettiate, ossia l’alter ego usato da Federico per frequentare chat erotiche in cui si parla di schiavi e padroni

Nelle scorse settimane vi abbiamo raccontato del caso di Federico Tedeschi, il ragazzo morto a 19 anni nel 2017 a Roma: per la procura si è trattato di un decesso per cause naturali, mentre la famiglia crede a un’altra versione. “Che mio figlio è stato ucciso me lo sussurra ogni poro della pelle”, dice la mamma di Federico al nostro Antonino Monteleone.

Sembrano esserci varie cose che non tornano in casa di Federico, come vi abbiamo raccontato. Tra queste il caso del suo cellulare da cui, secondo quanto racconta la famiglia, un’amica avrebbe cancellato delle telefonate. “Che le dici, la lucidità sul discorso ‘è entrato qualcuno’ ancora non c’era”, racconta la madre.

Durante quella domenica infatti, quando tutti in casa sono sconvolti e c’è un via vai di amici e parenti, qualcuno avrebbe messo le mani sul telefono di Federico e avrebbe compiuto delle operazioni. Tra queste, il profilo Facebook sarebbe stato modificato in “commemorativo”. “Non sono più potuta entrare, non so come e non so chi ha commutato il profilo”, dice la madre. Come ci spiega un tecnico informatico, si tratta di “una pietra tombale sull’account. I dati scompaiono e non è reversibile”. C’era forse qualcosa da nascondere?

“Il telefono lo tenevo sulla mia scrivania”, racconta la madre. “Leggevo le chat, guardando le fotografie”. Nei giorni successivi alla morte di Federico, la mamma scorre le immagini. A un certo punto “ho iniziato a leggere le sue chat che proseguivano, e fui colpita da una serie di messaggini che arrivavano da chat completamente vuote. Non avendo il precedente della chat, non sapevo… ed erano tutti profili maschili” e non salvati sulla rubrica.

“A un certo punto arriva un ‘hey’ e decido di dargli spago, fingendomi Federico”, racconta ancora la madre. “Continuando a scrivere vengo a capire che l’interlocutore pensava di parlare con tale Valerio Nettiate”. Chi è Valerio Nettiate? Chi sta scrivendo dall’altra parte della chat?

“Da lì mi sono messa in allarme, perché chiedeva un feetjob”. Alla richiesta di spiegazioni, la risposta che arriva è “ah ho capito non puoi parlare perché c’hai la donna tua accanto”. Le chat continuano: “Ma fino a ieri mi mandavi fotografie…”. La madre racconta di aver negato e aver insistito a chiedere chi fosse l’interlocutore: “Dopo un po’ mi manda una serie di fotografie dove si vede la camera di Federico, le gambe, i piedi…”.

Come fa questo sconosciuto ad avere le foto di Federico? Perché il figlio avrebbe mandato quelle immagini? Ma soprattutto, chi è Valerio Nettiate? “Nelle foto Federico non c’era, non avevo ancora capito che era un profilo gestito da mio figlio. Entrando nel Messenger trovo le chat, in cui parlava Federico e le fotografie erano di Federico. Era un mondo forse deviato, una cosa che non mi aspettavo”.

Erano chat “erotiche, a sfondo omosessuale”, racconta la madre. “Una cosa che mi ha lasciato sbigottita”. A questo punto tutto sembra chiaro: Valerio Nettiate è l’alter ego di Federico Tedeschi, lo pseudonimo che usa per frequentare delle chat omosessuali.

Tutto questo ovviamente rientra solo nella sua sfera privata ma qui stiamo cercando di capire com’è morto, se è stato aggredito e - nel caso - da chi. E la vita parallela che aveva potrebbe acquisire una grande importanza. La famiglia Tedeschi ha dato in mano a un consulente informatico il telefono e il computer di Federico. “Il materiale è tanto e molto forte”, dice il consulente. “Nel Messenger parlano di torture, di urine addosso, di cose che non stanno né in cielo né in terra”, dice la madre.

È stata una doccia gelata, non sapevo cosa pensare”, racconta la madre. Scorrendo le chat di Federico si evince l’abitudine a pratiche estreme, come potete vedere nel servizio qui sopra. In molte chat si parla di “schiavo”, in altre di “lotta”. Il mondo che frequentava Federico era quello del sadomaso omosessuale e sembra che le sue ricerche fossero legate al mondo del ‘master&slaves’, padroni e schiavi. 

“Mi colpì un video di un ragazzo steso a terra e un altro ragazzo che mimava il surf tenendo un piede sul torace e uno sulla guancia”, racconta la madre. “Quando ho visto quel video ho pensato, e poi ditemi se un ragazzo del genere muore d’infarto…”. Fin dove si spingono quei giochi erotici? È possibile che siano stati la causa della sua morte?

Ovviamente la famiglia ha messo in mano alla magistratura tutto questo materiale. “Il telefono e il computer mi sono stati restituiti dopo quattro giorni”, dice la madre. Materiale interessante sembra essercene, come un video in cui si simula un combattimento. E non solo: “Sembra che Federico offra una ricompensa per lo ‘slave’ nell’ambito delle sottomissioni”, afferma il consulente informatico.

A questo punto mamma Emanuela, che di lavoro fa l’avvocato, si decide “Ho provato a parlare con il pm ma non mi ha voluto ricevere”. Non demorde: “Ho spedito questo documento al pm il 13 o 14 marzo, il 16 aprile il pm chiede l’archiviazione”.

È chiaro che lì bisognava approfondire”, sostiene l’ex comandate dei Ris di Parma e oggi consulente della famiglia Tedeschi, Luciano Garofano. Nel mondo segreto di Valerio Nettiate, sembra che nessuno sia mai stato interrogato: “Nel fascicolo del pm non era contenuta né una verifica dei tabulati né una verifica puntuale dei social del ragazzo”, sostiene l’avvocato della famiglia Tedeschi. Il pm avrebbe sentito solo alcuni amici di Federico: “Le sommarie informazioni contengono domande stereotipate”, sostiene ancora l’avvocato della famiglia Tedeschi. “A domande brevi ci si accontenta di risposte brevi”.

“Tutto depone per il fatto che Federico quella mattina potesse aver ricevuto qualcuno in quella casa”, sostiene l’avvocato. Per la procura invece è morto d’infarto. Anche alcune amiche di Federico sembrano non credere alla morte naturale del ragazzo. Raccontano di un carattere timoroso del ragazzo, che però sembra stridere con le chat su dominazioni sessuali che Federico sembra frequentasse da un anno e mezzo. 

La madre ha visto le chat del ragazzo e Antonino Monteleone le chiede se ce n’è qualcuno con persone che conoscesse: “No, una persona però mi ha colpito. È la stessa persona che manda una richiesta di appuntamento sul telefono di Federico il giorno dopo la sua morte. Tale Luca…”. Torneremo sul caso, l’inchiesta di Antonino Monteleone continua.

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