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Beppe Grillo e l'accusa di stupro al figlio, Casalino: “Io non avrei detto quelle cose” | VIDEO

Qualche giorno fa Beppe Grillo, il fondatore del Movimento 5 Stelle, ha pubblicato un video per difendere il figlio accusato di stupro. Le sue parole hanno suscitato fortissime polemiche e fonti M5s avrebbero avanzato il sospetto che il fondatore abbia potuto subire delle pressioni e dei condizionamenti legati alla situazione. Roberta Rei e Marco Occhipinti sono andati a parlarne con Rocco Casalino, ex portavoce del Movimento

Qualche giorno fa Beppe Grillo, il fondatore del Movimento 5 Stelle, ha pubblicato un video per difendere il figlio: per chi non lo sapesse Ciro Grillo è attualmente indagato insieme a 3 amici per lo stupro di una ragazza di 19 anni che sarebbe avvenuto quasi due anni fa nella casa del comico genovese in Costa Smeralda. 

Le parole di Beppe Grillo hanno suscitato fortissime polemiche nel mondo politico e nella società civile. In pochi hanno difeso l’entrata a gamba tesa del fondatore del M5s, tra questi la sottosegretaria alla Giustizia pentastellata e l’ex ministro Danilo Toninelli. L’ex presidente del Consiglio - e leader dei 5 stelle in pectore - Giuseppe Conte ha invece preso le distanze da quelle parole di Beppe Grillo. 

Perché all’improvviso Grillo se n’è uscito con un video che ha suscitato così tante critiche? Una fonte autorevole all’interno del M5s avrebbe avanzato il sospetto che il fondatore abbia potuto subire delle pressioni e dei condizionamenti legati alla situazione del figlio. C’è chi pone l’attenzione sui tempi così lunghi delle indagini - circa un anno e nove mesi - e su cosa sarebbe successo nel frattempo nel mondo della politica italiana.

Roberta Rei e Marco Occhipinti sono andati a chiedere un parere sul caso a Rocco Casalino, ex portavoce del Movimento 5 stelle e di Giuseppe Conte. “Intanto massima comprensione per il dolore di un padre”, dice Casalino a Roberta Rei. “Sta vivendo sicuramente una situazione difficile. Poi nel merito ovviamente non avrei usato quelle parole, ma non mi fate esporre”.

La Iena ribatte che una fonte del Movimento ci ha detto che in realtà ci sarebbero state delle pressioni/rassicurazioni, a te risulta? Perché questo video è uscito adesso? “No, no. Credo davvero che le ragioni siano da comprendere nell’istinto naturale di un padre nel voler proteggere il proprio figlio. Non credo in nessun’altra dietrologia”.

Un anno e nove mesi sono tanti, quindi avrebbero lasciato intendere probabilmente una rassicurazione per cui poi c’è stato questo exploit di rabbia: “Io onestamente non ho elementi per poter sostenere questa tesi”. Un anno e nove mesi non sono tanti secondo te? “Io quello che ho visto è una reazione soprattutto di un padre, perché sono convinto che lui oggi non userebbe le stesse parole. È stato istintivo, molto di pancia secondo me quel video”. 

Perché non l’ha fatto prima allora? “Forse vedere quel video gli ha provocato una reazione d’istinto, e il risultato è stato quello. Sottolineo il fatto che, ovviamente, non condivido le cose dette. Io non avrei detto quelle cose”. Cos’è che ha sbagliato, secondo te? “Voi volete farmi entrare dentro, eh?”. Però è giusto che si commenti questa cosa, perché dire ‘il ruggito ferito di un padre’… però non è giustificabile questo ruggito: “Ragazzi, io non vorrei fare l’intervista. Mi fate mangiare un panino?”.

Tra le cose che sentirete questa sera Rocco Casalino, rispondendo a una domanda generale sulla colpevolizzazione delle donne questi casi, ci ha
detto: “Credo effettivamente che ci sia una visione maschilista in casi come questo per cui spesso si cerca di dare la colpa alle donne, e questa è una cosa che va superata”. 

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