Come ha fatto Israele a riaprire palestre e teatri? Fa entrare solo i vaccinati
Da oggi in Israele aprono palestre, teatri e piscine. Ma alla vita normale potranno tornare solo i vaccinati che lo dimostreranno tramite un “pass verde”, un patentino digitale che sta interessando anche altri paesi dell’Unione europea come Danimarca, Svezia e Grecia. In Italia solo Campania, Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna hanno manifestato un timido interesse, ma al momento è tutto fermo
Palestre, teatri e piscine aperti, ma non per tutti. In Israele solo chi è stato vaccinato e ha un “pass verde” torna alla normalità. Su 9 milioni di abitanti, quasi la metà ha ricevuto almeno una delle due dosi del vaccino e un terzo della popolazione ha già ricevuto il secondo richiamo e può tornare alla normalità di un anno fa. A oggi Israele è il paese con più vaccinati al mondo.
Il pass consente l'accesso a palestre, hotel, piscine, concerti e luoghi di culto. A questa lista dai primi di marzo si aggiungeranno anche bar e ristoranti. All’ingresso di ogni attività verrà scansionato il “pass verde” tramite un'app sul proprio telefono che consentirà l’accesso solo a chi ha ricevuto le due dosi di vaccino.
“Vaccinarsi è un dovere morale. È parte di una responsabilità reciproca. Chi non si vaccina sarà lasciato indietro”, ha detto Yuli Edelstein, il ministro della Salute israeliano, facendo intendere che non verranno riviste le regole sulla vaccinazione volontaria pur appoggiando la divisione tra vaccinati e non per l’accesso ai luoghi pubblici.
Altro fronte è quello del passaporto digitale dei vaccinati. Alcuni paesi dell’Unione europea si stanno muovendo in questa direzione con l’obiettivo di sbloccare la filiera del turismo: la Danimarca ha annunciato di volerlo realizzare, così come l’Islanda e la Svezia entro l’estate. Invece la Grecia consente la libertà di movimento tra gli Stati membri a chi dimostra di essere stato vaccinato.
E l’Italia? Il primo ad aver parlato di un “patentino” è stato il governatore della Campania. “Ci sarà una card per tutti i cittadini vaccinati dopo che avranno fatto il richiamo”, aveva annunciato Vincenzo De Luca a inizio gennaio. “Sul retro ci sarà un chip, ci auguriamo che tra qualche mese i cittadini la possano esibire per andare al cinema e al ristorante con più tranquillità”. Sulla sua scia anche altre regioni come Veneto, Emilia-Romagna e Lazio hanno manifestato un timido interesse, ma a oggi tutto è sospeso. E c’è chi teme “una vera e propria discriminazione sociale con cittadini di serie A e serie B”, come il virologo Fabrizio Pregliasco.