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Malika, la raccolta fondi supera i 100mila euro: "Una parte la darò in beneficenza" | VIDEO

 

In poche ore la raccolta fondi per Malika ha superato i 100mila euro. Dopo il servizio di Veronica Ruggeri, in tantissimi vi siete commossi e avete dimostrato con un gesto concreto la vostra vicinanza a questa ragazza di 22 anni. È stata cacciata da casa dai genitori ritrovandosi anche senza vestiti solo perché ama una ragazza

"Grazie per la vostra generosità. Una parte di quanto raccolto la darò in beneficenza". Nel video che potete vedere qui sopra, Malika ringrazia tutti voi che avete risposto in tantissimi al nostro invito. In poche ore la raccolta fondi aperta per lei è passata da poco più di 30mila euro a oltre 100mila. Avete risposto con la generosità e la commozione alla storia di questa ragazza di 22 anni della provincia di Firenze che si è ritrovata senza più nulla. "La raccolta fondi è alle stelle e ancora non riesco a metabolizzare il tutto. Adesso capiremo a chi donare una parte di questi soldi", dice. 

Malika non ha più una casa e neppure i vestiti. Tutto questo perché ama una ragazza e la sua famiglia non lo accetta. Nel suo servizio Veronica Ruggeri ci ha raccontato la sua storia e di come sta vivendo queste settimane durissime. Dopo il suo coming out la famiglia l’ha messa alla porta: “Speravo in un abbraccio, ma non ho più visto gli occhi di mia mamma”, racconta la ragazza che è ospitata dalla fidanzata e dalle amiche. Attraverso una lettera ha voluto dire ai suoi genitori di amare una ragazza. Ma loro non l’hanno più fatta entrare in casa, neppure quando si è presentata scortata dai carabinieri per recuperare almeno i suoi vestiti. 

“Mi hanno detto che preferivano un figlio drogato perché era curabile e io non lo sono. Mi hanno detto che per loro sono morta”, racconta Malika. “Non capisco perché tutto questo odio. Mi hanno detto che hanno cambiato la serratura e che i miei vestiti li avevano portati alla Caritas”. Oltre che le sue parole parlano i vocali che la madre le ha mandato su WhatsApp: “È uno schifo, accidenti stronza. Speravo fossi una persona per bene. Ma così no, non mi puoi chiedere questo”, si sente urlare. Poi se la prende anche con la fidanzata: “Se la vedo, la sbrano che le venisse il cancro”. Anche per loro ha parole di fuoco. “Ci hai fatto toccare il fondo sempre di più”. Per lei il problema è il giudizio degli altri: “Sono fortunati perché hanno figli normali. Solo noi siamo schifosi. È il più grande dolore che tu mi potessi dare in vita tua, la più orrenda. Vomito, vomito, vomito per questo schifo”. Veronica Ruggeri ha provato a mettersi in contatto con questi due genitori, ma non c’è stato verso. Allora è stata contattata dal fratello di Malika: “Per i miei genitori è una malattia: le hanno tolto la residenza ed è disconosciuta”.

Malika ci ha raggiunto anche in studio. Ci ha detto che il padre le ha mandato un messaggio: “Mi ringraziava per tutto quello che stava succedendo. Era ironico. Se mi aprissero di nuovo la porta di casa: li perdonerei, ma non tornerei da loro. Adesso sono loro che hanno bisogno di aiuto”. 

Questa storia ha commosso tantissimi di voi. Anche la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha espresso solidarietà nei confronti di Malika: “Riteniamo che di fronte a casi del genere dobbiamo esporci per garantire la piena realizzazione della persona umana. Appena possibile inviteremo a Coverciano la giovane Malika”, ha detto Gabriele Gravina, presidente della Figc. Una delle più grandi passioni della ragazza è proprio il calcio femminile. “Io e le mie compagne ti siamo vicine, cerca di non mollare”, le ha scritto Elena Linari, calciatrice della nazionale. “Più di un anno fa ho fatto coming out davanti a tutti e la capisco benissimo. Dichiarare se stessi è una cosa molto corretta e lei ha fatto la scelta giusta”. Oltre a migliaia di messaggi e commenti avete anche donato. La raccolta fondi che ha raggiunto il traguardo dei 100mila euro è ancora aperta sulla piattaforma Gofundme. 

PER CHI VOLESSE AIUTARE MALIKA, PUÒ DONARE SU GOFUNDME


 

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