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Resisteranno Mario De Lillo e la sua Arte Povera e a una giornata da ricconi? | VIDEO

“Aò, ma che ne sapete voi che fate tanto i fighi… Arte povera”, “Nun mollà…”: è diventato un fenomeno social raccontando l’“arte povera” del compleanno della nonna, delle case popolari o di un piatto di riso col tonno. Noi con Nicolò De Devitiis lo mettiamo alla prova con una giornata da ricconi tra business class, limousine, suite, champagne, Malena nell’idromassaggio e serata con i vip

Aò, ma che ne sapete voi che fate tanto i fighi coi vostri compleanni celebri, Diletta Leotta, le donne lampadario. Ma beccateve questi 88 de’ mì nonna festeggiati con un chilo de gelato dell’Eurospin già iniziato. Tiè. Arte Povera”.

Mario De Lillo è diventato un fenomeno social raccontando l’“arte povera” del compleanno della nonna, delle case popolari o di un piatto di riso col tonno. Il nuovo filosofo della povertà ha invaso le bacheche con il suo tormentone, il suo “nun mollà” e la sua ironia: l’arte vera sono le cose semplici e le sfighe quotidiane di chi vive con 1.200 euro al mese. Ovvero, come dice lui, “glorificare il piccolo disagio quotidiano per andare contro queste realtà social che vanno invece a nascondere il disagio”.

Noi lo incontriamo dalla nonna alle case popolari di Ostia con Nicolò De Devitiis. Lo mettiamo alla prova e lo facciamo vacillare con una giornata da ricconi tra business class, limousine, suite, champagne, spa, Malena nell’idromassaggio e serata con i vip.

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