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Messico, il boom della chirurgia estetica per avere il fisico delle “donne dei narcos” | VIDEO

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Un’inchiesta della BBC mostra come a Sinaloa, stato del Messico dove opera l’omonimo cartello che è stato guidato da “El Chapo” Guzman, giovani ragazze si rivolgano sempre più spesso alla chirurgia estetica per assomigliare al prototipo di “donna dei narcos”. Ma più che una libera scelta, è un sintomo dell'estrema povertà della regione. Noi de Le Iene siamo stati ad Acapulco, per documentare la vita dove regnano i cartelli

(In foto, la moglie di “El Chapo” Guzman)

Vita stretta, fianchi larghi e un seno prosperoso”. E’ questo l’identikit tracciato alla BBC da una chirurga estetica di Sinaloa, in Messico, la regione del paese diventata tristemente famosa per essere il teatro delle operazioni del cartello di “El Chapo” Guzman.

Il fenomeno raccontato dall’emittente pubblica inglese è questo: molte donne, sempre più giovani, si rivolgerebbero alla chirurgia estetica per assomigliare il più possibile al prototipo di “donna dei narcos”, quello che vi abbiamo raccontato all’inizio di questo articolo.

“Spesso le ragazze arrivano con un uomo che paga per l’intervento”, racconta a BBC una chirurga estetica. Interventi molto costosi - fino a 7mila dollari - in una regione molto povera:  “Ovviamente in questi casi il denaro arriva dal narcotraffico. All’inizio mi sembrava una cosa negativa, adesso non ci penso più: l’economia a Sinaloa si basa e dipende dal narcotraffico”.

Insomma, sembra che il potere esercitato dai narcos si stia espandendo al punto da convincere giovani donne a modificare il loro corpo per risultare più attraenti per i narcotrafficanti. “Per i narcos è importante avere una bella donna al loro fianco”, racconta un personal trainer della zona. “Competono tra di loro per aggiudicarsi le ‘migliori’. E così una donna potrebbe dire: ‘Il mio corpo è tuo per sei mesi se paghi l’operazione’”.

Un dramma causato dall’estrema povertà di Sinaloa: “Se una donna non proviene da una famiglia benestante, può trovarsi costretta a cercare un fidanzato che le possa supportare”. E adesso sembra che l’ossessione dei narcotrafficanti per la chirurgia estetica si sia espansa in tutta la società: nella capitale di Sinaloa, Culiacan, i cartelli pubblicitari delle cliniche sono in continua espansione.

Una nuova forma, dunque, del controllo che i narcos impongono a Sinaloa. Un controllo fatto soprattutto di violenza e omicidi, nelle terre a lungo sottoposte al cartello di “El Chapo” Guzman. Di lui e della mattanza dei narcos - in particolare ad Acapulco - noi de Le Iene ci siamo occupati nel 2017 nel servizio che vedete qui sopra di Cizco, regia di Gaston Zama. Abbiamo documentato una giornata in questa città, dove gli omicidi e le esecuzioni sono all’ordine del giorno. Secondo un copione di ordinaria barbarie che non accenna a fermarsi in Messico nemmeno oggi, con El Chapo da 5 anni detenuto in un carcere di massima sicurezza negli Stati Uniti.

(In foto, la moglie di “El Chapo” Guzman)

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