Giallo di Mithun, il gip: nuove indagini per omicidio | VIDEO
Con Veronica Ruggeri nel 2018 vi abbiamo raccontato tutti i dubbi sulla versione ufficiale del suicidio per la morte di questo ragazzo di 26 anni, nato in India e adottato poi in Italia da piccolissimo, trovato impiccato a Porto Sant’Elpidio il 7 agosto 2016 dopo essere andato a una festa gay. Il gip ora ha accolto la richiesta della famiglia di nuove indagini, per omicidio
Si deve indagare ancora, per omicidio, sulla morte di Mithun, 26enne nato in India e adottato poi in Italia da piccolissimo, che è stato trovato impiccato a Porto Sant’Elpidio il 7 agosto 2016. Il gip di Fermo ha accolto la richiesta di nuove indagini della famiglia, che si era opposta a quella di archiviazione come suicidio della procura e che ha sempre pensato che il ragazzo sia stato ucciso. Di questo caso vi abbiamo parlato anche noi de Le Iene nel 2018, chiedendoci proprio se sia stato davvero un suicidio.
Mithun è stato trovato impiccato in una villa dopo essere andato a una festa gay. Veronica Ruggeri nel servizio che vedete qui sopra ci racconta la sua storia. Gli amici e la sua famiglia ci parlano dell’allegria che l’ha sempre accompagnato, anche negli ultimi tempi da studente universitario. “Era un ragazzo perfetto, purtroppo ho scoperto che negli ultimi tempi magari beveva tanto”, racconta mamma Lorena. “Una volta a tavola ha detto: ‘A me piacciono sia gli uomini che le donne’, dopo qualche giorno l’ho abbracciato e baciato ed è finita lì”.
Mithun va da solo a quella festa gay nel locale “Tropical”. Di notte i carabinieri chiamano mamma Lorena: hanno trovato la sua auto dopo un incidente, di lui però non c’è nessuna traccia. Un anziano racconta di averlo visto nella notte nudo, diceva di essere stato derubato. Due amici lo trovano poi impiccato nel pomeriggio del 7 agosto 2016 in una villa isolata con una tuta da lavoro non sua addosso.
L’ipotesi della famiglia legali è che sia stato ucciso dopo un incontro che gli si è rivelato fatale. La Iena ripercorre le sue ultime ore, parlando con le ultime persone che l’avrebbero visto vivo e ci spiega tutto quello che non torna secondo la famiglia nella tesi del suicido. Seguiamo anche la storia degli abiti ritrovati sparsi in maniera anomala nella zona. Gli elementi che non tornano si accumulano, tra l’itinerario che avrebbe percorso a piedi e il modo in cui è morto.
Speriamo ora chele nuove indagini aiutino a fare chiarezza.